Roma, 21 marzo - Domani, venerdì 22 marzo, a partire dalle ore 10 le lavoratrici e i lavoratori di Tim saranno in presidio sotto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Roma, per chiedere al Governo di convocare il tavolo di confronto. "Con la presentazione del piano alternativo del fondo Merlyn, che prevede un ulteriore spezzettamento dell'azienda, ormai è chiaro il rischio che la vicenda possa diventare una mera questione finanziaria, con evidenti risvolti negativi sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori", dichiarano il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo e il segretario nazionale della Slc Riccardo Saccone.

Per i dirigenti sindacali "è inaccettabile scaricare sul mercato gli esiti della scelta tutta politica di avallare la vendita della rete. Una scelta, torniamo a ribadirlo con forza, che non fa gli interessi del paese e mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Domani - concludono - saremo come sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici che lottano per difendere il loro futuro e una realtà strategica del settore"

Comunicato stampa congiunto Cgil nazionale, Slc Cgil