Roma, 18 agosto - “Il cambiamento culturale verso principi democratici è purtroppo ancora lontano per alcuni alti vertici militari. Quanto espresso dal generale Vannacci nel suo libro in relazione alle ‘a suo dire’ dittature delle minoranze, con tutta una serie di volgari insulti tipici degli stereotipi della destra contro donne, omosessuali, ambientalisti, migranti e marxisti, è inaccettabile e indegno per una persona che riveste un ruolo così rilevante negli ambiti delle gerarchie militari”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione e il responsabile politiche per la sicurezza della Cgil nazionale Fabrizio Spinetti.  

“Bene ha fatto il Ministro della Difesa Crosetto a prendere immediatamente le distanze dalle dichiarazioni del generale e a valutare la possibilità di procedere con un provvedimento disciplinare”, proseguono i dirigenti sindacali. “Riteniamo che il Ministro debba valutare anche la possibilità che il generale Vannacci permanga nell’attuale incarico”.

“Un comportamento censurabile come quello del generale - sostengono - reca solo disonore alle Forze armate e a tutte e tutti coloro che svolgono i propri compiti istituzionali nel pieno rispetto dei valori democratici dello Stato”. Per questo, affermano in conclusione Ghiglione e Spinetti, “monitoreremo che gli impegni assunti dal Ministro vengano portati a compimento”.