Roma, 13 giugno - “La ministra Calderone ha illustrato ieri in conferenza stampa il dl sulle crisi industriali approvato dal consiglio dei ministri. Un decreto legge che dovrebbe riguardare migliaia di lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi, dall'ex Ilva alla Beko, da La Perla a tutto il settore del tessile, ma mai discusso con i sindacati. Di nuovo il Governo sceglie di non confrontarsi con le rappresentanze sindacali, per decidere unilateralmente un intervento che ci appare una vera e propria riforma degli ammortizzatori sociali, senza però un carattere di strutturalità e di reale approfondimento sulle problematiche dei diversi settori esposti alle crisi”. Così la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli.

“L’ultimo incontro, sollecitato dai sindacati, risale - sottolinea la dirigente sindacale - a gennaio, e riguardava l’avvio della Piattaforma Siisl, il Sistema Informativo per l'inclusione Sociale e Lavorativa”. “In quell’occasione - ricorda Gabrielli - avevamo ricevuto disponibilità ad affrontare alcune criticità, come il mal funzionamento della piattaforma, a discutere dei bisogni relativi agli ammortizzatori sociali, di come migliorare le politiche attive, la formazione e il supporto per l’occupazione a partire dai soggetti più vulnerabili, e a verificare, in tale direzione, gli obiettivi del Pnrr. Ma nulla di tutte queste disponibilità si è concretizzata”.

“Aspettiamo di leggere il testo del decreto per valutare nel dettaglio gli interventi annunciati, ma prendiamo atto che si preferisce evitare il confronto e la discussione di merito. Si preferisce - conclude Gabrielli - agire da solisti per poi, ogni volta, attribuirsi record che non corrispondono alla realtà”.