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Roma, 20 giugno – “A nome mio e di tutta la Cgil esprimo pieno sostegno, solidarietà e vicinanza a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori metalmeccanici”. Lo afferma in una nota il segretario della Cgil, Maurizio Landini.
“Oggi - prosegue il leader della Cgil - i metalmeccanici, nell'ambito di uno sciopero proclamato da Fiom, Fim e Uilm, hanno manifestato in tutta Italia. A Bologna in diecimila hanno percorso in corteo la tangenziale. E anziché la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto, la notizia è diventata che, in base al decreto sicurezza varato da pochissimo dal governo, queste lavoratrici e questi lavoratori saranno denunciati. Un reato evidentemente introdotto per reprimere chi esprime pacificamente le proprie necessità”.
“Sicurezza per chi?” Si chiede Landini, che aggiunge: “Siamo davvero in un Paese che va all’indietro. In nome della difesa di una presunta sicurezza si vogliono processare e condannare uomini e donne che per vivere lavorano, pagano le tasse e tengono in piedi il sistema produttivo del nostro Paese”.
“Il loro contratto collettivo nazionale di lavoro - conclude il segretario generale della Cgil - è scaduto da un anno e le imprese si rifiutano di negoziare. I metalmeccanici chiedono aumenti salariali, riduzione di orario, sicurezza sul lavoro, formazione e non precarietà”.