Bonus casa risparmio energetico dal 2025 COS’È

Il bonus risparmio energetico è un’agevolazione fiscale relativa agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. Ecobonus), diversi dal Superbonus o dagli interventi di risparmio energetico compresi nel recupero del patrimonio edilizio, in generale realizzati su parti comuni di edifici e su singole unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale e relative pertinenze.
Gli interventi Ecobonus comprendono interventi di riqualificazione energetica finalizzati al risparmio del fabbisogno di energia primaria, interventi sulle strutture opache verticali e orizzontali (pareti esterne, coperture, pavimenti, finestre e infissi), pannelli e schermature solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e altre particolari tipologie di spesa.

A CHI SPETTA

Sino al 2024 le detrazioni dal 50% all’85%, differenziate rispetto al tipo di intervento realizzato, spettavano a coloro che effettuavano interventi sugli immobili posseduti in base ad un titolo idoneo (proprietà, nuda proprietà, usufrutto, altro diritto reale) oppure detenuti in locazione o in comodato d’uso gratuito registrati. Le spese potevano essere sostenute e detratte anche dai familiari (compresi i conviventi di fatto) conviventi con il possessore o detentore alla data di inizio dei lavori o al momento di sostenimento delle spese anche se antecedenti all’inizio lavori.
Dal 1/01/2025, a seguito della riduzione delle percentuali di detrazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, sono state previste diverse limitazioni rispetto ai soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni in relazione al tipo di immobile e al soggetto che sostiene le spese di seguito illustrate.

COSA SPETTA

Per le spese sostenute sino al 31/12/2024 è riconosciuta una detrazione rateizzata in 10 rate di pari importo, con limiti di spesa differenziati, la cui percentuale varia in base al tipo di intervento realizzato: 50%, 65%, da 70% all’85% per gli interventi effettuati congiuntamente ad interventi antisismici.
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato numerose modifiche che riducono, a partire dal 1/01/2025, la percentuale di detrazione e il limite di spesa per gli interventi di riqualificazione energetica, riassunte nella sottostante tabella:

SPESE RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA2025202620272028/20332034
Spese sostenute dai titolari di diritto di proprietà o altro diritto reale SOLO SULL'ABITAZIONE PRINCIPALE50%36%36%30%36%
Spese sostenute su IMMOBILI DIVERSI DALL’ABITAZIONE PRINCIPALE36%30%30%30%36%
Limite di spesaVariabile in base al tipo di intervento48.000 euro

La maggiore detrazione del 50% per il 2025 e del 36% per il biennio 2026/2027 o a partire dal 2034 è riconosciuta solo per gli interventi sull’abitazione principale effettuati da coloro che possiedono a titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento l’immobile su cui si eseguono i lavori. Pertanto, i familiari conviventi o i detentori degli immobili (comodato gratuito o locazione) dal 1/01/2025 possono beneficiare delle detrazioni nella misura del 36% per le spese sostenute nel 2025 e dal 2034, del 30% se sostenute nel periodo 2026-2033 (detrazioni per immobili diversi dall’abitazione principale).
A partire dal 1/01/2028 tutti gli interventi di riqualificazione energetica rientrano fra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (art. 16-bis del Tuir).

COME USUFRUIRNE

Chi sostiene le spese, nel rispetto dei requisiti e adempimenti previsti dalla normativa vigente, può beneficiare della detrazione in dichiarazione dei redditi. Rispetto agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per queste tipologie di interventi realizzati sino al 31/12/2027 sono previsti ulteriori adempimenti che condizionano il riconoscimento delle detrazioni, quali: l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato che certifica la corrispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici previsti dalla normativa vigente, l’attestato di prestazione energetica (APE) e l’invio all’ENEA della scheda descrittiva.
Per poter detrarre le spese di importo superiore a 70.000 euro è indispensabile che nell’atto di affidamento dei lavori (o contratto di prestazione d’opera o di appalto) e sulle fatture sia indicata l’applicazione del contratto collettivo di lavoro del settore edile, per lavori edili avviati a partire dal 28 maggio 2022 eseguiti da imprese con dipendenti.
Non è più possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus casa i cui interventi siano iniziati a partire dal 2025, fatta eccezione per interventi su immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria il 06/04/2009 e a far data dal 28/08/ 2016 (nel limite complessivo delle risorse stanziate).
Il CAAF CGIL può predisporre e trasmettere all’Agenzia delle entrate sia il modello 730 entro il 30/09/2025 che il modello Redditi PF entro il 31/10/2025.
Chi intende realizzare degli interventi può usufruire della consulenza dei CAAF CGIL al fine di conoscere preventivamente gli elementi e le condizioni che consentono di detrarre le spese inerenti ad ogni singolo intervento, evitando di commettere errori che non consentono di beneficiare delle detrazioni.

RICAPITOLANDO

BONUS E PRESTAZIONI AGEVOLATE 2025
Prestazioni per le abitazioni
PRESTAZIONE: Bonus casa risparmio energetico dal 2025
IMPORTO
Detrazioni differenziate del 50-36-30% in base agli interventi o agli acquisiti effettuati dal 2025
BENEFICIARIO
Possessori e detentori di immobili, compresi familiari conviventi, realizzati su abitazioni e pertinenze, su edifici condominiali
DOCUMENTI NECESSARI/REQUISITI
Requisiti, adempimenti e documentazione differenziati in base al tipo di intervento
SCADENZA E VALIDITÀ
50% sino al 31 dicembre 2025
36% anni 2026/2027 e dal 2034
30% dal 2028 al 2033

DOVE VA RICHIESTA
Dichiarazione dei redditi presentata tramite CAAF o direttamente all’Agenzia delle entrate


Pur ribadendo il nostro giudizio critico sulle misure, la guida vuole essere un supporto pratico rispetto ai numerosi bonus disponibili.
La molteplicità di situazioni in essere va esaminata specificamente. È quindi importante rivolgersi ai CAAF CGIL, Centri di Assistenza Fiscale della Cgil; e al Patronato INCA CGIL per una consulenza personalizzata.


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