Firenze, 6 novembre 2025 – Intervenendo oggi all’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati della Cgil a Firenze, il segretario generale Maurizio Landini ha illustrato le motivazioni che portano all’indizione dello sciopero generale del 12 dicembre 2025, proclamato contro la Legge di Bilancio 2026 e per chiedere un cambiamento reale delle politiche economiche e sociali del Governo.
“Le ragioni che ci portano allo sciopero generale sono ragioni pienamente sindacali – ha dichiarato Landini – che partono da un obiettivo molto preciso: aumentare i salari, cambiare il fisco, investire sulla sanità, garantire una salute e una sicurezza vera, rilanciare una politica di investimenti pubblici che crei lavoro, che superi la precarietà e che dia un futuro ai giovani e alle donne che stanno pagando un prezzo altissimo.”
Il segretario generale ha ricordato che la mobilitazione coinvolge tutti i settori, pubblici e privati: “Queste sono le ragioni sindacali che ci portano ad avanzare uno sciopero, ad avanzare una richiesta di cambiamento, e la stessa posizione la esprimiamo nei confronti delle controparti industriali che debbono rinnovare i contratti.”
“Abbiamo sentito dalle farmacie ai metalmeccanici, alle telecomunicazioni, alla sanità privata: ci sono milioni di persone con contratti che oggi non sono rinnovati, e noi diciamo in modo molto esplicito che in quel caso le imprese debbono tirare fuori i soldi per gli utili che hanno fatto e aumentare i contratti.”
Lo sciopero del 12 dicembre, ha spiegato Landini, “vuole essere anche uno sciopero per sostenere le lotte e le battaglie che le lavoratrici e i lavoratori conducono nei settori privati per rinnovare i loro contratti.”
Il segretario ha poi denunciato la situazione di crescente precarietà e impoverimento del lavoro: “Ci sono livelli salariali da fame che stanno portando infermieri e medici ad andarsene dal servizio pubblico, e che stanno spingendo centinaia di migliaia di giovani del nostro Paese ad andarsene via in giro per il mondo per poter vivere con dignità.”
“Questa non è semplicemente un’operazione di risparmio. Qui c’è un disegno lucido che oggi viene avanti da questo governo: quello di mettere in discussione l’esistenza stessa di un Servizio Sanitario Nazionale pubblico, di un servizio dell’istruzione, della scuola, degli asili, perché hanno in testa un processo di privatizzazione dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.”
“Questa è la verità delle cose che stanno avvenendo e che stanno succedendo. Diamogli un nome e un cognome: questo è quello che sta succedendo.”
Landini ha quindi rivolto un appello alle nuove generazioni: “Noi, ai giovani, alle donne, alle persone che verranno dopo di noi, che mondo lasciamo?”
“Se la solidarietà è il valore fondante su cui si fonda il sindacato, la solidarietà tra uguali sono capaci tutti ed è la cosa più semplice del mondo. La vera solidarietà è quella per cui quelli che stanno meglio e che hanno diritti devono essere pronti a battersi e a scioperare per dare i diritti a quelli che non ce li hanno. Questo è il sindacato. Senza di questo non cambia nulla.”
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