Salvador Victoria Marz (Rubielos de Mora, Teruel, Spagna, 1929 – Alcalá de Henares, Madrid, 1994)

La formazione dell’artista risente degli influssi dell’astrattismo respirato nella sua città d’adozione, Valencia. Nel 1952 soggiorna come borsista a Granada, dove tiene la prima personale l’anno successivo. Si reca a Parigi tre anni più tardi e nel 1957 fonda il gruppo «Tempo», un collettivo di artisti per lo più provenienti dal Nord Europa, con cui espone nel 1964 a Helsinki e Stoccolma. In questi anni è affascinato dall’arte e dall’architettura mediterranea, che già aveva conosciuto in Andalusia. Nel 1972 riceve il «Gran Premio» alla Biennale di Saragozza. Dal 1979 insegna presso l’Università di Madrid.

Nel 1987 fonda il gruppo «Ruedo Ibérico». Partecipa nel 1989 a Madrid alla importante collettiva intitolata Arte Geométrico en España 1957-1989. Nel 1999, a sei anni dalla morte, Valencia espone le sue opere nella retrospettiva Geometria Valenciana: La Huella del Constructivismo, 1994-1999. Il Museo de Arte Contemporáneo di Elche allestisce una retrospettiva sull’artista nel 2000. Le sue opere sono visibili presso il Centro de Arte Reina Sofía, presso il Museo de Arte Abstracto di Cuenca, nei Musei di Belle Arti di Siviglia e Bilbao, presso l’Oklahoma Art Center (Stati Uniti) e presso la Collezione Amós Cahan di New York.

(Chiara Caporilli)


Formas en rojo, 1969, tecnica mista su tavola (olio e collage), 100×81 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)