Renzo Vespignani (Roma, 1924 – Roma, 2001)

Nel 1942 ottiene il diploma di Liceo Artistico. Tre anni dopo tiene la sua prima personale alla Galleria La Margherita di Roma. Aderisce al «Gruppo di Portonaccio» (1946) con opere figurative che denotano una chiara inclinazione per tematiche di impegno sociale. Soggiorna a Parigi con una borsa di studio del Ministero per gli Affari Esteri (1948) e, nel 1949, il Museum of Modern Art di New York acquisisce quattro sue opere.

Nel 1950 partecipa alla Biennale di Venezia (vi tornerà a esporre nel 1954, ’60, ’84) e nel 1951 alla Biennale di San Paolo del Brasile (dove tornerà nel 1959 vincendo il Premio per la Pittura). Nel 1956 prende parte alla Quadriennale di Roma (vi parteciperà anche nel 1959, ’65, ’72 e ’86). Dopo la personale alla Galleria La Nuova Pesa di Roma (1960), nel 1961 con i pittori Ugo Attardi, Ennio Calabria, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione e i critici Dario Micacchi, Antonio Del Guercio e Duilio Morosini fonda il gruppo di tendenza realista «II pro e il contro». Nel 1965 partecipa alla mostra Alternative attuali al castello dell’Aquila e l’anno seguente tiene una personale alla Galleria Bergamini di Milano. Nel corso degli anni Settanta lavora su due cicli tematici: Album di famiglia (1971), sulle sue memorie personali, e Tra due guerre (1973-75), in cui indaga sull’Italia piccolo-borghese.

Nel 1971 le sue opere sono esposte alla mostra Italian Painting 1940-1960 a Melbourne. Tre anni dopo prende parte alla mostra Italienische Realisten 1945-1974 allestita a Berlino. Gli anni Ottanta si aprono con una serie di personali a Roma (Galleria Il Narciso, 1980; Galleria Il Gabbiano, 1980), Milano (Galleria 32, 1981) e Bologna (Galleria Forni, 1981). Nel 1982 soggiorna per la prima volta negli Usa. Nel 1985 l’Accademia di Francia ospita la sua personale Come mosche nel miele, dedicata a Pasolini. Di ritorno da un lungo soggiorno negli Usa dipinge il ciclo Manhattan Transfer (1991). Nel 1999 viene eletto presidente dell’Accademia di San Luca. Nel 2004 la città di Roma gli dedica una grande retrospettiva al Complesso del Vittoriano.

(Andrea Romoli)


Il popolo della Resistenza non dimentica, 1972, tecnica mista su cartoncino, 64×40,5 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)