Giacomo Porzano (Lerici, La Spezia, 1925 – Pescosolido, Frosinone, 2006)

Conseguito il diploma, segue i corsi di Dazzi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Alla fine degli anni Quaranta aderisce al «Gruppo dei 7», creato intorno alla figura carismatica di Corrado Cagli. Inizialmente in linea con le esperienze del realismo sociale, col passare del tempo ne fornirà un’interpretazione ironica e personale caratterizzata dall’osservazione di personaggi e situazioni tratti dal contesto urbano e delle periferie.

Ricevuto l’incarico di docenza nelle scuole statali, nel corso degli anni Cinquanta si stabilisce a Roma dove frequenta artisti e intellettuali che lo mettono in contatto con la Galleria l’Obelisco, con cui esporrà nella capitale e negli Stati Uniti. Negli Usa stringe amicizia con Ben Shahn. Nel 1956 partecipa alla VII Quadriennale di Roma (vi tornerà ad esporre nelle edizioni del 1965, ’72 e ’86). Dalla metà degli anni Sessanta fino ai primi anni Settanta riprende il genere del ritratto e realizza opere in cui il soggetto diviene protagonista assoluto a scapito del contesto. Nei lavori di questo periodo la cifra espressionistica assume maggiore evidenza fino ad approdare, negli anni successivi, a nuove sintesi formali in cui tuttavia il vivace sentimento sociale della realtà sembra meno diretto. In qualità di illustratore ha collaborato con le testate «Paese», «Paese Sera», «L’Espresso» e «Fortune Magazine».

(Andrea Romoli)


Senza titolo, 1971, china su carta, 69×101 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

NO al fascismo, 1974, china su cartoncino, 52×68,5 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)