Armando Cardona Torrandell (Barcellona, 1928 – Barcellona, 1995)

Studia letteratura all’Università della sua città. La prima personale risale al 1957 presso le Gallerie Layetanas. In quegli stessi anni segue corsi di scenografia all’Institut de Teatre di Barcellona. Nel 1965 entra in contatto con il gruppo «Parpallò» di Valencia, città che frequenta e di cui studia la grande tradizione di produzione della ceramica. Da questa data intensifica l’attività di scenografo. Il suo allestimento per l’opera Ronda de Mort a Sinera, di Salvador Espriu del 1965, viene riproposto cinque anni dopo alla Biennale di Venezia.

Prepara le scene per le opere teatrali di Brecht e Arrabal. A partire dagli anni Settanta, il suo segno, scarno e agile, con cui indaga volti e corpi umani, lo fa approdare a un nuovo tipo di figurazione, molto vicino alla denuncia politica, che gli fa valere riconoscimenti pubblici («IX Premio Internazionale di Disegno Joan Miró», 1970; Concorso Internazionale di Disegno «Ynglada-Guillot», 1971; Medaglia d’oro al «Concorso dell’Accademia Tommaso Campanella» di Roma, 1973).

Nonostante questa inclinazione, forte rimane il senso della superficie pittorica degli esordi, il gusto per il collage, la proliferazione delle forme sulla tela. La sua carriera viene bruscamente interrotta agli inizi degli anni Ottanta, a causa di una grave malattia. Una retrospettiva a Barcellona nel 1989 ne ricostruisce la vicenda artistica. Muore a Vilanova i la Geltrù, dove, fin dagli anni Cinquanta, ha stabilito la sua residenza.

(Chiara Caporilli)


Triptico del sacrificio, 1971, acrilico e vinavil su tela, tre tele 130×96,5 cm ciascuna
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)