"Esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari del lavoratore che ha perso la vita questa mattina in un laboratorio per la lavorazione del marmo a Massa. Un'altra inacettabile morte sul lavoro, a meno di un mese dall'incidente sulle Apuane, dove morirono due cavatori travolti da una frana". Così il segretario confederale Cgil Fabrizio Solari.

"Sono onestamente preoccupato - aggiunge il dirigente sindacale - per l'aumento degli infortuni gravi e mortali, che come certifica l'Inail sono cresciuti del 16% rispetto all'anno scorso. L'edilizia, nonostante la contrazione occupazionale dovuta alla crisi, è uno dei settori più colpiti". "Una delle cause principali di questa ascesa - spiega Solari - è l'innalzamento dell'età pensionabile: nel solo comparto delle costruzioni, in cui i lavori sono particolarmente usuranti, in questi primi mesi del 2016 su 37 vittime il 32% aveva più di 55 anni".

"Dobbiamo ricordarci - prosegue il segretario confederale - che i lavori non sono tutti uguali. Nonostante l'esperienza e la professionalità acquisite, lavorare in laboratorio per la lavorazione del marmo a 61 anni, come la vittima di oggi, non può che aumentare i rischi di un'attività già di per sé pericolosa. Attendiamo quindi dal Governo misure concrete in tutti gli ambiti per arginare un fenomeno francamente non più tollerabile", conclude Solari.