La tredicesima Conferenza Ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), tenutasi dal 26 febbraio al 1° marzo, ha visto la partecipazione di 13 rappresentanti sindacali provenienti da varie parti del mondo. Tra questi, delegati della Confederazione Internazionale dei Sindacati (CSI), della Confederazione Europea dei Sindacati (ETUC), del Comitato Economico e Sociale Europeo, nonché dei sindacati del Brasile, della Germania, dell’Italia, della Norvegia, del Sudafrica e della Svezia hanno affrontato temi cruciali riguardanti i diritti dei lavoratori.

Stefano Palmieri, dell'Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) e vicepresidente della sessione economica del CESE (Comitato Europeo della Società Europea), ha rappresentato la CGIL alla conferenza, portando avanti la voce dei lavoratori italiani.

Alla guida della delegazione della CSI, il Segretario Generale Luc Triangle ha giocato un ruolo attivo negli incontri e nei panel, evidenziando l'importanza di incorporare i diritti del lavoro nell'agenda dell'OMC. Durante un incontro con il Direttore Generale dell'OMC, Dr. Ngozi Okonjo-Iweala, Triangle ha sostenuto l'inclusione dei lavoratori e una maggiore sinergia tra l'OMC e l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

Triangle ha anche partecipato a un panel sull'e-commerce, proponendo una regolamentazione dell'economia digitale basata sui diritti e sottolineando i dibattiti imminenti dell'OIL riguardanti il lavoro dignitoso nell'economia delle piattaforme.

Nel panel di alto livello organizzato dalla CSI, incentrato sul ruolo dei diritti dei lavoratori nella politica commerciale, Triangle ha moderato il dibattito con figure di spicco come Katherine Tai, rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, ed Ebrahim Patel, ministro sudafricano del commercio. Il panel ha sottolineato la necessità di accordi commerciali inclusivi e di una maggiore collaborazione tra l'OMC e l'OIL. In particolare, l’ambasciatrice statunitense Katherine Tai “ha sottolineato la necessità che il commercio favorisca le comunità di lavoratori e contribuisca a costruire la classe media. Ha, inoltre, ribadito che l'OMC debba spostare l'attenzione sui lavoratori, in linea con i principi fondanti dell'organizzazione, per garantire che i benefici del commercio siano condivisi in modo ampio.”.

Nonostante gli sforzi, la Conferenza Ministeriale ha registrato pochi progressi nei settori chiave come agricoltura, sussidi alla pesca e riforme del sistema di risoluzione delle controversie sui quali non è stato raggiunto un consenso. In particolare, l'accordo plurilaterale per la Facilitazione degli Investimenti per lo Sviluppo ha incontrato opposizione e i negoziati sull'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio, noto come accordo TRIPS riguardante i vaccini COVID-19 hanno fallito.

Nonostante queste sfide, il sindacato mondiale rimane impegnato nel promuovere i diritti dei lavoratori e nell’influenzare le politiche commerciali eque a livello globale.