Roma, 27 giugno - “Non condividiamo la scelta di accelerare l’iter parlamentare di ratifica del CETA”. Così il responsabile Politiche Internazionali e Europee della Cgil Fausto Durante a margine del presidio organizzato dalla Confederazione insieme ad altre associazioni e tenutosi oggi a Roma, in Piazza del Pantheon, contro l’accordo commerciale internazionale tra Ue e Canada.“Mentre manifestavamo contro il CETA - denuncia Durante - la maggioranza della Commissione Esteri del Senato ha dato parere favorevole all’accordo, incurante delle osservazioni contrarie alla ratifica fatte nei giorni scorsi in sede di audizione”.“Un accordo commerciale come il CETA - sostiene il dirigente sindacale - necessita di un percorso di discussione e il coinvolgimento delle parti sociali e delle organizzazioni dei portatori di interessi molto più ampio e strutturato, incompatibile con la fretta e l’eccessiva rapidità con cui si sta procedendo nel nostro Paese, unico tra i grandi stati europei - sottolinea - ad avere impresso una così forte accelerazione al processo di ratifica”.“Questo - spiega il responsabile Politiche Internazionali e Europee - per le possibili implicazioni e conseguenze che l’accordo commerciale tra Ue e Canada avrebbe sull'agricoltura italiana, sulla filiera agroalimentare, sulla struttura stessa della nostra agroindustria, sul sistema dei prodotti a denominazione di origine controllata e a indicazione tipica, sulla qualità e la salubrità dei cibi, sugli standard di sicurezza e di precauzione, sui diritti del lavoro e sui servizi pubblici”.“La Cgil nelle prossime settimane e a partire dal presidio del 5 luglio a Montecitorio, continuerà a mobilitarsi insieme alle forze che si battono per un processo democratico, partecipativo e trasparente, affinché sia assicurato il diritto dei cittadini italiani alla più ampia informazione sui contenuti del trattato. Chiediamo quindi nuovamente al Parlamento italiano - conclude Durante - di non dare il suo consenso alla ratifica del CETA”.