Premessa

In questo commento, ci limiteremo a evidenziare i principali cambiamenti che il testo originale del disegno di legge di bilancio ha subito nel corso del dibattito parlamentare. Come preannunciato dalla maggioranza di Governo, il testo è stato modificato con limitati emendamenti che non ne cambiano l’indirizzo.

L'Italia, il prossimo anno, crescerà dello ‘zero virgola’. Lo dicono - a dispetto delle ottimistiche previsioni governative di un +1,2% del Pil - tutti gli istituti nazionali e internazionali. Questo non succederà per caso, ma anche per effetto di una manovra di Bilancio all’insegna del ritorno all’austerità e di poche misure una tantum che - secondo lo stesso Governo - contribuirà alla crescita del Paese di uno striminzito 0,2%. Il che equivale ad ammettere - da parte di Palazzo Chigi - di non avere una politica economica in grado di incidere sulla realtà.

Nel merito della manovra, ribadiamo il nostro giudizio negativo. Non c’è alcuna risposta a un’emergenza salariale causata da un’inflazione da profitti che - negli ultimi due anni - ha falcidiato, fino al 17%, il potere di acquisto dei salari: la decontribuzione si limita a confermare i redditi attuali ed è a termine; l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef - anche questo per il solo 2024 - produrrà vantaggi pressoché impercettibili sulle buste paga; mentre quello che serve è rinnovare i contratti nazionali di ben 10 milioni di lavoratrici e lavoratori sia pubblici (e i fondi stanziati sono largamente insufficienti) che privati. L’Esecutivo ha fatto cassa sui pensionati ed è riuscito perfino a peggiorare la legge Monti/Fornero. Si taglia ancora una volta su sanità, scuola, politiche sociali ed enti locali. Non c’è alcuna politica industriale e si continua a delegare tutto al mercato, con i soliti incentivi a pioggia alle imprese.

Vediamo nel dettaglio i principali cambiamenti rispetto al testo che è entrato in Parlamento e per tutti gli altri elementi rinviamo alla memoria presentata nel corso dell’audizione del 7 novembre 2023.

Di seguito la nota predisposta con il contributo di tutte le Aree del Centro Confederale