Il viaggio a quattro anni dal sisma per raccontare i progetti realizzati nel centro Italia con i fondi raccolti da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria: storie di rinascita per occupazione e territorio


Roma, 30 ottobre - Uno speciale di Collettiva.it, a quattro anni dal sisma che ha devastato quattro regioni del centro Italia, per raccontare 'Un sindacato nel cratere', storie di rinascita e di nuova occupazione, di tutela e valorizzazione del territorio e ripartenza. Storie rese possibili dai fondi raccolti da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria: 7 milioni di euro grazie ai quali, attraverso il Comitato sisma Centro Italia appositamente costituito, sono stati finanziati 130 progetti in Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio per sostenere e promuovere iniziative pubbliche, associative e imprenditoriali per il rilancio dell’economia e il miglioramento dei servizi alle persone. Finora sono stati creati 372 nuovi posti di lavoro e se ne sono consolidati 1644.“Lo straordinario impegno di solidarietà di lavoratori, pensionati ed imprese conferma che il lavoro fatto insieme porta a grandi risultati”, dichiara la segretaria confederale della Cgil Ivana Galli ('Un futuro da programmare'). “In questo caso – sottolinea – in termini occupazionali, di valorizzazione delle eccellenze dei territori e delle infrastrutture naturali, di innovazione su nuove tecnologie a tutela dell’ambiente”. Per la dirigente sindacale le caratteristiche e gli obiettivi dei progetti finanziati dal Comitato “dovranno essere al centro dell’utilizzo delle risorse europee:  resilienza, infrastrutture, ricerca, innovazione, occupazione, tutela dell’ambiente e contrasto allo spopolamento delle aree interne sono concreti segnali di indirizzo per la ripartenza della nostra economia”. “Sette milioni di euro di cuore per dire che non si possono prevedere i terremoti, ma la prevenzione, la messa in sicurezza, la tutela del territorio si possono e si devono programmare per evitare disastri e conseguenze peggiori dei fenomeni naturali”, conclude Galli.Dal piccolo biscottificio Dolci amori del Gran Sasso che ha investito sull'innovazione del processo produttivo, ai giovani - prima disoccupati - della Cooperativa di comunità del Monte Ceresa, che si prendono cura di 60 km di sentieri. Dal laboratorio di chimica analitica e analisi chimico-fisica dell'Università di Camerino al dopo-scuola rivolto a bambini e ragazzi con disturbi dell'apprendimento o bisogni educativi speciali a Santa Rufina di Cittaducale, in provincia di Rieti; passando per il restauro di un affresco del ‘400, la promozione di eventi e il ripristino di spazi aggregativi a Vallo di Nera, borgo medievale nel perugino. Sono questi i progetti raccontati nei video di Collettiva, in un viaggio che vuole puntare l'obiettivo della telecamera su alcune delle buone pratiche messe in campo all'indomani dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia.All'interno dello speciale di Collettiva.it, anche i contributi di Laura Mariani, responsabile delle Politiche abitative e per lo sviluppo urbano della Cgil nazionale ('Il Recovery Fund per ripartire'), e di Federico Libertino, dirigente della Cgil nazionale che fa parte del Comitato sisma Centro Italia ('Il cuore d'oro dei lavoratori e delle imprese').Per vedere tutti i video - di cui è possibile richiedere il codice embedded - e leggere tutti gli articoli: Collettiva.it