Roma, 10 novembre - “Non è un Ministro che può decidere quale deve essere la durata di uno sciopero, diritto garantito, sia beninteso, dalle leggi e dalla Costituzione. E ricordiamo al Ministro Salvini che il sindacato è sempre rispettoso delle regole”. Lo affermano, in una nota, i segretari confederali di Cgil e Uil Maria Grazia Gabrielli e Emanuele Ronzoni.

“Inoltre, vogliamo ricordare - proseguono i due dirigenti sindacali - che spetta alla Commissione di garanzia la valutazione sulle proclamazioni di sciopero e le sanzioni. Al Ministro compete la precettazione ma solo quando, in concomitanza, con lo sciopero si verifichino eventi calamitosi o di concreto e grave pericolo per l’ordine pubblico”.

“Registriamo - proseguono Gabrielli e Ronzoni - che il Ministro Salvini ha la memoria corta oppure il pugno duro selettivo: da settembre ad oggi ha ‘consentito’ ben tre scioperi di 24 ore dei trasporti, non proclamati da sindacati confederali, di cui uno il giorno prima di uno sciopero dei TAXI, anch'esso di 24 ore”. “Un intervento, quello del Ministro, ancor più inopportuno alla luce dell'incontro richiesto, nel rispetto delle regole, da Cgil e Uil, alla Commissione Garanzia Sciopero, unica autorità competente in materia e già fissato per lunedì mattina”.

“La verità è che ormai in questo Paese il diritto di sciopero è messo in discussione solo se chi lo proclama non è d’accordo con questo Ministro e con questo Governo. Più il Ministro alza i toni e più le sue dichiarazioni favoriranno l’adesione allo sciopero tra le lavoratrici e i lavoratori”, concludono Gabrielli e Ronzoni.