Roma, 7 febbraio – “Il Servizio Sanitario Nazionale, segnato da inaccettabili diseguaglianze regionali, si è profondamente indebolito e sta rischiando il collasso, mentre il Governo continua a tagliare e disinvestire nella sanità pubblica”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commentando il rapporto Svimez presentato oggi a Roma in collaborazione con Save The Children.

“Lo scorso anno - prosegue il leader della Cgil - la spesa privata sostenuta dai cittadini per potersi curare ha superato la cifra record di 40 miliardi. E il numero di persone che ha dovuto rinunciare alle cure per motivi economici è cresciuto in modo esponenziale. Tutto questo è inaccettabile. È a rischio il diritto costituzionale alla salute”.

“Impietoso è poi il raffronto - aggiunge Landini - con gli altri Paesi europei per spesa sanitaria pubblica, assistenza, dotazioni organiche e retribuzioni del personale. Occorrono più risorse e al contempo serve riorganizzare l’intero sistema sanitario, per garantire l’effettiva presa in carico delle persone, nel giusto equilibrio tra prevenzione, assistenza ospedaliera e territoriale”.

“Il Servizio Sanitario Nazionale, già strangolato dal Governo con la riduzione delle risorse - conclude il segretario generale della Cgil - rischierebbe di implodere inesorabilmente e di far crescere ulteriormente le diseguaglianze, se dovesse prendere forma il progetto di autonomia differenziata. Per queste ragioni, insieme a tutti coloro che vogliono unire e non dividere il Paese, continueremo a mobilitarci a livello regionale e territoriale per contrastare con forza questo folle progetto del Governo”.