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Roma, maggio – “A tre mesi dal nostro ultimo grido d’allarme e a dodici mesi dalla scadenza, non c’è stato ancora stato lo scatto necessario a recuperare i ritardi accumulati finora e lo scenario risulta preoccupante: per la Missione Salute del PNRR, dei 19,2 miliardi di fondi disponibili ne sono stati spesi appena 3,7, pari al 19,3%, e solamente il 37,9% dei progetti risulta completato. Uno scenario preoccupante che rende sempre più concreto il rischio di non centrare gli obiettivi strategici”. È la denuncia della segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, che riporta i risultati del monitoraggio sull’attuazione degli investimenti della Missione 6 del PNRR, effettuato dall’Area Stato sociale e Diritti della Confederazione elaborando i dati del sistema ReGiS del Mef, aggiornati al 31 marzo 2025.
Analizzando i singoli investimenti la situazione è ancora più critica. Per quanto riguarda le Case della Comunità, dei 2,8 miliardi di euro di finanziamenti, ne sono stati spesi il 12,4%: con questo ritmo ci vorranno sette anni per spenderli tutti. Completati solamente il 2,3% dei progetti, mentre un terzo presenta ritardi nei lavori dei cantieri. Per 420 strutture i lavori non sono ancora partiti e altri 267 progetti devono ancora completare la fase di progettazione.
Passando agli Ospedali di Comunità, è stato speso l’11% dei fondi (1,3 miliardi di euro) e sono stati completati solo il 2,6% dei progetti. Vi sono ritardi nell’esecuzione dei lavori di un terzo dei progetti.
Su un finanziamento complessivo di 1,7 miliardi di euro per Ospedale Sicuro e Sostenibile, solo il 22,8% risulta speso e il 13,5% dei progetti completati.
“Il Governo – denuncia Barbaresi – continua a raccontare favole, ignorando i dati oggettivi e le drammatiche conseguenze di questa inerzia. Le nostre preoccupazioni trovano piena conferma anche dalla recente relazione della Corte dei conti, dalla quale viene un monito chiaro: per rispettare le scadenze europee, la sanità pubblica dovrà accelerare la spesa di oltre sette volte rispetto ai ritmi attuali, oppure la Missione 6 del PNRR è destinata al fallimento. Non possiamo permettercelo, e il nostro Paese non se lo merita, così come non ci meritiamo un Ministro tanto incapace di incidere su ritardi e investimenti”.
“Il rischio – sottolinea – è che le risorse previste nella Missione 6 del PNRR vengano dirottate verso altri obiettivi, come dimostrano le continue indiscrezioni sull'ennesima rimodulazione del Piano, o, peggio, spese per armi”.
Per la segretaria confederale della Cgil “non possiamo accettare che la salute dei cittadini venga sacrificata sull’altare dell’inefficienza e della propaganda. Chiediamo al Governo un’immediata inversione di rotta attraverso misure straordinarie per sbloccare i progetti e accelerare la spesa. Non solo, – aggiunge – al fine di garantire diritti attualmente a rischio e superare le disuguaglianze territoriali va utilizzato immediatamente il presunto ‘tesoretto" di 14 miliardi di euro per rafforzare la sanità pubblica”. Infine, conclude Barbaresi, “particolare attenzione dovrà avere la questione del personale: servono assunzioni immediate e la valorizzazione di chi lavora nel Servizio Sanitario Nazionale”.
→ il Monitoraggio a cura dell’Area Stato sociale e Diritti della Cgil nazionale