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Roma, 16 ottobre – “Aumentare i salari ed il loro potere d’acquisto è per noi una priorità assoluta. Apprendere che la legge di bilancio potrebbe contenere un provvedimento per detassare gli aumenti salariali sanciti nei rinnovi dei contratti nazionali di lavoro, sia nei settori privati che in quelli pubblici, è sicuramente una buona notizia che, se confermata, andrebbe finalmente nella direzione che la Cgil richiede da tempo”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Per noi rimane comunque fondamentale - prosegue il leader della Cgil - la restituzione del drenaggio fiscale, che ha portato negli ultimi due anni ad un pagamento extra medio di imposte di duemila euro per lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. Una cifra totale che ammonta ad oltre 25 miliardi di euro. Bisogna ridare indietro i soldi a chi ha pagato di più, e su questo ancora non abbiamo avuto nessuna risposta dal governo. Inoltre, chiediamo che ci sia l’introduzione di un meccanismo automatico di neutralizzazione del drenaggio futuro, con l’indicizzazione delle detrazioni e delle aliquote, per difendere il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni”.
“Su questi punti e per una vera riforma fiscale, continueremo ad incalzare il governo e chiediamo risposte immediate. Non è più accettabile che a pagare le tasse siano solo lavoratori dipendenti e pensionati mentre la tassazione su profitti e rendite resta inferiore a quella sul lavoro. Anche per questo, per aumentare i salari e le pensioni, abbiamo indetto una grande manifestazione nazionale, che si terrà il 25 ottobre a Roma in piazza San Giovanni”, conclude Landini.