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Roma, 23 dicembre - “Una manovra di Bilancio, pessima nel metodo con cui è stata gestita e nel merito dei suoi contenuti, è arrivata all’approvazione del Senato”. Lo afferma in una nota la Cgil nazionale.
“Il Parlamento, di fatto, non ha potuto discuterla, il mondo del lavoro non è stato ascoltato. E i risultati - sottolinea la Cgil - si vedono tutti: sostanzialmente nulla per sostenere lavoratori e pensionati (a partire dalla mancata restituzione e neutralizzazione del drenaggio fiscale), che invece vengono ancora una volta impoveriti; ulteriore peggioramento della legge Monti/Fornero (sono riusciti a depredare perfino il fondo per precoci e lavori usuranti); definanziamento della sanità e tagli pesanti a istruzione, non autosufficienza, diritto alla casa, trasporto pubblico, trasferimenti a Regioni ed Enti locali; penalizzazione del Mezzogiorno; completamente assenti gli investimenti (se si esclude il Pnrr) in grado di invertire la desertificazione produttiva in corso (32 mesi di calo della produzione industriale negli ultimi tre anni)”.
Per il sindacato di corso d’Italia: “L’unica voce che cresce in maniera significativa è quella per il riarmo. Non si sostiene la domanda interna, né si mette in campo una politica industriale degna di questo nome e l’economia è, inevitabilmente, in stagnazione”.
“Nel prossimo biennio, grazie alle scelte del Governo, saremo l’unico Paese europeo con un Pil allo “zero virgola”: la peggior performance del continente. Nonostante l’evidenza dei numeri, si continua a portare avanti una linea di politica economica che condanna l’Italia al declino. La Cgil - conclude la nota - continuerà a battersi per un cambiamento sempre più necessario e urgente”.






