Roma, 6 agosto 2025 - “Un’occasione per riaprire un confronto che riteniamo debba superare la saltuarietà e diventare condiviso e organico, per costruire risposte concrete per milioni di lavoratrici e lavoratori autonomi, spesso privi di tutele e sottoposti a una elevata precarietà economica e sociale”. Così la segretaria confederale della Cgil nazionale, Maria Grazia Gabrielli e la presidente di Apiqa, Federica Cochi, in merito al tavolo che si è tenuto oggi al Ministero del Lavoro sul lavoro autonomo, sollecitato e richiesto dalla Cgil e dalle altre associazioni di rappresentanza, e convocato dalla Ministra Calderone dopo oltre un anno e mezzo dall’ultima riunione.

“Abbiamo ribadito - proseguono Gabrielli e Cochi - la necessità di superare la frammentarietà normativa e contrattuale che caratterizza il lavoro autonomo, evidenziando alcune priorità”.

In tema di tutele sociali e continuità di reddito, Gabrielli e Cochi sottolineano la necessità di “superare alcuni limiti dell’Iscro, inefficace perché non risponde in tempo reale alle esigenze di calo del reddito di professionisti e professioniste e la necessità di allargare la platea”. “Al tempo stesso chiediamo - aggiungono - di dare seguito alla proposta di legge sulle tutele sociali che ha trovato una sede di elaborazione concreta all’interno della Consulta del lavoro autonomo del Cnel, confermando il lavoro e le proposte da tempo portate avanti dalla Cgil”.

Per Gabrielli e Cochi “una seconda priorità operativa emerge dalla valutazione su limiti e inefficienze che ancora vivono la formazione e la certificazione delle competenze, anche in tema di lavoro autonomo. Vi è qui l’urgenza di dare attuazione all’art.10 della legge 81/2017, relativo agli sportelli del lavoro autonomo, anche utilizzando a supporto la piattaforma di IA AppLI, di definire un sistema nazionale condiviso per il riconoscimento e la classificazione dei profili professionali, di attuare il diritto alla formazione continua e certificazione delle competenze”.

“Accogliamo l’invito della Ministra ad un prossimo incontro del tavolo a settembre, per approfondire il tema della formazione per i lavoratori e le lavoratrici autonomi, e continuare il confronto con le parti sociali dando continuità in un percorso organico, con tempi certi, un’agenda condivisa e una governance partecipata. Il lavoro autonomo - concludono Gabrielli e Cochi - non può restare senza voce né diritti”.

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