Roma, 28 dicembre – “La disparità per l'accesso al lavoro agile tra le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici e quelli dei settori privati è inaccettabile”. Così la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, commenta la mancata proroga del regime di accesso al lavoro agile per le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici.

“Il 31 dicembre - ricorda la dirigente sindacale - scade la proroga a suo tempo intervenuta. Proroga che non è stata inserita nella legge di bilancio e neppure nelle bozze disponibili del decreto cosiddetto milleproroghe”.

“Invece, per le lavoratrici e i lavoratori del settore privato, - sottolinea la segretaria della Cgil - è intervenuto il cosiddetto decreto anticipi, nella fase di conversione in legge, che ha prorogato fino al prossimo 31 marzo il regime del lavoro agile sia per i genitori di figli under 14 che per le persone in condizione di fragilità”.

“La Cgil chiede al Governo e alle forze parlamentari - conclude Re David - di agire con immediatezza per garantire omogenee condizioni di accesso al lavoro agile per tutte le lavoratrici e i lavoratori cancellando la discriminazione che dal 1° gennaio 2024 insisterà sul lavoro pubblico”.