La precettazione in vista dello sciopero di venerdì prossimo "è un atto politico gravissimo: non c'è alcuna ragione oggettiva né di urgenza che motiva questo intervento che è un esplicito attacco al diritto di sciopero, il quale non è un diritto del sindacato ma delle persone che lavorano ed è garantito dalla Costituzione. Confermiamo che lo sciopero ci sarà". Lo ha detto Maurizio Landini intervistato da Marco Damilano a 'Il cavallo e la torre' su Rai 3.

È in atto un chiaro "tentativo di evitare di parlare dei problemi della gente e dei motivi per cui i lavoratori scenderanno in piazza" – ha aggiunto il segretario generale della Cgil – rilevando che da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni "c'è un silenzio assordante" e "vorrei capire se la posizione di Salvini è la posizione del ministro o la posizione del governo"