"Oggi come CGIL abbiamo deciso che una serie di leggi balorde come il Jobs act, la precarietà e il sistema degli appalti, visto che il governo non le vuole cambiare anzi le sta peggiorando raccoglieremo le firme per Referendum e abrogare leggi che stanno mettendo in discussione il futuro dei nostri giovani. Il lavoro deve essere dignitoso e il lavoro povero e precario deve essere abolito nel nostro paese". Lo ha detto Maurizio Landini, a proposito del via libera da parte dell'assemblea CGIL all'iter per la messa a punto di referendum abrogativi su tre temi: licenziamenti individuali, precarietà e appalti. Landini, intervistato da Giovanni Floris a 'Di Martedì' su La 7, ha detto inoltre che "noi continueremo con la mobilitazione, già il 9 marzo scenderemo in piazza - con il mondo dell'associazionismo e della società civile - perché il diritto a manifestare, come hanno avuto gli studenti, si deve difendere anche manifestando. E noi come abbiamo fatto il 24 febbraio per dire basta guerra, basta spendere negli armamenti, è il momento di cessare il fuoco, basta bombardamenti a Gaza, deve prevalere la pace". "Se necessario ci metteremo in mobilitazione anche per cambiare sulla sanità e su salute e sicurezza" ha poi concluso il segretario generale della CGIL.

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