Roma, 19 gennaio - È stato presentato oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa il Comitato “Società Civile per il NO al Referendum costituzionale” sui temi della giustizia. A sintetizzare il senso dell’impegno che accompagnerà la campagna referendaria nei prossimi mesi è lo slogan scelto dal Comitato: “Vota NO per difendere Giustizia, Costituzione, Democrazia”.

Il Comitato, presieduto da Giovanni Bachelet, e che vede tra i promotori anche Rosy Bindi, Maurizio Landini, Emiliano Manfredonia, Walter Massa, Gianfranco Pagliarulo, Giorgio Parisi, Benedetta Tobagi e molti altri, si pone l’obiettivo di “organizzare, coordinare e sostenere tutte le iniziative di sostegno al No nel referendum”.

Come spiegato dal presidente Bachelet nel corso della conferenza stampa: “sono i cittadini ad avere il maggiore interesse a essere garantiti da una magistratura autonoma e indipendente da tutti, a partire dal Governo pro tempore. È questa consapevolezza che ha spinto molte associazioni e tante personalità della società civile a dare vita a questo Comitato. Oltretutto, la legge Nordio non migliora in nulla la qualità del servizio della giustizia: non aumenta gli organici, non riduce i tempi del processo, non stabilizza le migliaia di lavoratrici e lavoratori precari del settore, non aumenta, anzi riduce, le garanzie per le persone. L’unico obiettivo che persegue è quello di indebolire il controllo di legalità sulle scelte di chi esercita il potere”.

Il presidente del Comitato ha, inoltre, annunciato che, nei prossimi giorni, uno dei primi atti sarà quello di richiedere un incontro sia con il Comitato promosso dalla Associazione Nazionale Magistrati, sia con le forze politiche che hanno promosso il referendum per sostenere le ragioni del No.

Per il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, che ha aperto la conferenza stampa: “Siamo di fronte a quella che non può essere definita una riforma della giustizia. Siamo di fronte a un attacco all’indipendenza e all’autonomia della Magistratura, che non sono il privilegio di una casta, ma la garanzia che tutte le cittadine e tutti i cittadini siano davvero uguali davanti alla legge”. Inoltre, ha aggiunto Ferrari: “Sia la legge Nordio, sia l’autonomia differenziata, sia il premierato - le tre controriforme del programma di governo - hanno un solo scopo: concentrare, accentrare e verticalizzare il potere nelle mani dell’esecutivo, allontanandolo sempre di più dai cittadini. Fermare la legge Nordio significa fermare questo disegno che mira a sovvertire la Costituzione e la nostra Repubblica parlamentare”.

Alla conferenza stampa hanno preso parte diverse associazioni, tra cui Cgil, Acli, Anpi, Arci e Libera, e numerosi esponenti della società civile. Durante l’incontro con la stampa è stata, inoltre, annunciata un grande assemblea nazionale pubblica che si terrà sabato 10 gennaio a Roma, che darà il via alla campagna referendaria.

A comporre il Consiglio Direttivo del Comitato sono stati nominati: Rosy Bindi, Christian Ferrari, Giuseppe Gesmundo, Gianfranco Pagliarulo, Daniela Padoan, Carlo Testini, Italo Sandroni, Silvia Albano, Gaetano Azzariti, Gianpiero Cioffredi, Benedetta Tobagi, Giulio Marcon, Alfiero Grandi, Simone Rossi, Maria Agostina Cabiddu, Francesco Pallante, Roberto Lamacchia.

Il Comitato è aperto all’adesione di associazioni, personalità del mondo culturale e sociale e di tutti i cittadini. Per aderire è possibile scrivere all’indirizzo email: adesioni@referendumgiustizia2026.it

Di seguito, l’elenco delle associazioni che hanno già aderito al comitato:

CGIL

ANPI

ACLI

ARCI

AUSER

LIBERA

LIBERTÀ E GIUSTIZIA

LEGAMBIENTE

GIURISTI DEMOCRATICI

SALVIAMO LA COSTITUZIONE

COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE

SBILANCIAMOCI

ARTICOLO 21

PAX CHRISTI

IL CENTRO PER LA RIFORMA DELLO STATO

MEDICINA DEMOCRATICA

I COMITATI PER IL NO AD OGNI AUTONOMIA DIFFERENZIATA

MOVIMENTI PER L’ACQUA BENE COMUNE

I LAVORATORI PRECARI DELLA GIUSTIZIA

INSIEME PER LA GIUSTIZIA

COMMA 2 LAVORO E DIGNITÀ

LA RETE DELLA CONOSCENZA

LA RETE DEGLI STUDENTI MEDI

L’UNIONE DEGLI UNIVERSITARI

I COSTITUZIONALISTI PER IL NO