Roma, 19 novembre - “Ha ragione Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. In questo Paese le donne sono a rischio anche a causa della regressione culturale promossa dalle destre”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Lara Ghiglione.

“Quando esponenti di partiti di maggioranza - aggiunge la dirigente sindacale - presentano disegni di legge per limitare la libera scelta delle donne sull'aborto, quando le colpevolizzano, quando non si investe sulla prevenzione e sulla libertà economica delle donne attraverso il lavoro, sulla cultura del rispetto, e quando si vota contro o ci si astiene dalla ratifica di una convenzione internazionale come quella di Istanbul, che ha lo scopo di prevenire e contrastare ogni forma di violenza sulle donne, poi bisognerebbe solo tacere”.

“Da anni - conclude Ghiglione - avanziamo precise proposte per migliorare le condizioni delle donne di questo Paese e non veniamo ascoltati, per questo rimarrà un punto preciso della nostra mobilitazione. Noi non ci fermeremo!”.