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Roma, 6 maggio - “Condanniamo fermamente il nuovo piano approvato dal Consiglio di Sicurezza del Governo israeliano che prevede l’invasione, l’occupazione e l’annessione della Striscia di Gaza ad Israele, con la deportazione e l’espulsione della popolazione palestinese”. È quanto dichiara la segreteria nazionale della Cgil.
“Questo piano - prosegue la nota - viola i più elementari fondamenti del diritto internazionale e umanitario, darà vita a nuove violenze, guerre, e potrà condurre a una ulteriore destabilizzazione della regione mediorientale”.
“Ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica, al Governo, al Parlamento italiano, alle istituzioni europee e internazionali - afferma la segreteria - affinché agiscano con immediatezza, mettendo in campo ogni strumento politico, diplomatico e di pressione economica nei confronti del governo di Israele per chiedere di fermare immediatamente questo piano di occupazione e deportazione del popolo palestinese dalla propria terra”.
Per la Cgil “bisogna permettere che gli aiuti umanitari arrivino ai palestinesi, che da due mesi sono ridotti in condizioni di fame e carestia a causa del blocco totale imposto da Israele. Sono necessari un cessate il fuoco immediato e una tregua permanente che permetta la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri”.
“Ribadiamo con sempre maggiore convinzione - si legge infine - che la sicurezza, i diritti, le libertà, la democrazia e la pace sono principi, valori e obiettivi comuni a tutti i popoli e a tutte le nazioni, da perseguire nel quadro del diritto internazionale e umanitario”.