Roma, 12 gennaio - “Più che un concordato preventivo la maggioranza prepara un condono preventivo di massa, a favore anche dei contribuenti non affidabili secondo i parametri Isa, indici sintetici di affidabilità fiscale”. Così la Cgil nazionale in una nota.

Per la Confederazione “le osservazioni sul concordato preventivo biennale votate in Senato smascherano le vere intenzioni di questa maggioranza, confermando il nostro giudizio: si tratta di un gigantesco condono preventivo di massa nei confronti di quei contribuenti per i quali lo stesso Mef certifica una propensione all’evasione che sfiora il 70%”.

“Eravamo contrari alla versione del concordato disegnata dal decreto legislativo, ma - sottolinea il sindacato di corso d’Italia - se venissero inserite le modifiche auspicate dalla Commissione Finanze di Palazzo Madama si arriverebbe a una situazione assurda e intollerabile”. Secondo la Cgil “in un Paese in cui ogni anno l’evasione fiscale sottrae 90 miliardi di euro alle politiche sociali e di sviluppo (quasi mezzo Pnrr), si permetterebbe ai maggiori responsabili di questa ingiustizia, perfino a quanti non risultano contribuenti affidabili secondo i parametri Isa, di cristallizzare di fatto il reddito denunciato fin qui, con una maggiorazione massima del 10%; un’inezia, specie alla luce dell’inflazione di questi anni”.

“Ribadiamo la nostra posizione: i contribuenti, tutti, dovrebbero pagare le imposte sul loro reddito effettivo, e in un sistema progressivo, come previsto dalla Costituzione. Gli attuali strumenti di tracciabilità consentono di individuare i ricavi e le spese di lavoratori autonomi e imprenditori, e di tassarli in modo equo. Ciò che manca è la volontà politica. Così ad assolvere fino in fondo i propri doveri con il fisco rimangono solo lavoratori e pensionati”, conclude la Cgil.