Roma, 12 aprile - Il Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell'Europa, approda per la sua decima edizione a Prato, dal 18 al 20 aprile. Città dell’area metropolitana fiorentina, Prato, con una storia di immigrazione molto importante, è unica nel quadro nazionale, con una presenza di persone di origine straniera che si aggira intorno al 25% della popolazione residente (58 mila circa cittadini di origine non italiana su quasi 200 mila persone in totale) e la comunità cinese più numerosa d’Italia, con oltre 31 mila residenti.

Il Festival Sabir è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di ASGI, Carta di Roma, UCCA, ARCS, A Buon Diritto e UNIRE, e con il patrocinio del Comune di Prato, di Rai per la Sostenibilità ESG e la media partnership della TGR Toscana, Rai Radio3 e della DIRE, Agenzia di stampa nazionale.

Dopo Lampedusa (2014), Pozzallo (2016), Siracusa (2017), Palermo (2018), Lecce (2019 e 2021), un’edizione online (2020), Matera (2022) e Trieste (2023), quest’anno, in occasione del decimo anniversario, il Festival Sabir raddoppia l’appuntamento: saremo a Prato, dal 18 al 20 aprile, e poi a Roma, dal 10 al 12 ottobre.

L’appuntamento di Prato si focalizzerà in prevalenza sulle questioni nazionali, sul tema del lavoro e della cittadinanza, sulle prospettive delle politiche di ingresso e soggiorno, ma anche di detenzione e trattenimento, delle persone di origine straniera nel nostro Paese.

Un evento specifico sarà dedicato, venerdì 19 aprile, alla situazione nella Striscia di Gaza, con ospiti internazionali, esperti di diritto internazionale, organizzazioni della società civile e parlamentari.

L’edizione di Roma allargherà lo sguardo al quadro europeo e internazionale, e vedrà la presenza di tante reti e movimenti che in questi anni hanno attraversato il Festival e lo hanno reso un appuntamento di grande rilievo per la società civile europea e del Mediterraneo.

In uno scenario di conflitti crescenti in Europa e nel mondo, abbiamo il dovere di ribadire che l’unica soluzione è rispondere alla guerra con la politica, e risolvere i conflitti con il diritto internazionale. Quest’anno, più che mai, Sabir sarà uno spazio per affermare la necessità di un cessate il fuoco immediato e permanente – a Gaza, in Ucraina, in tutto il mondo.

Tra gli altri ricordiamo l'intervento di Matteo Biffoni, sindaco di Prato, Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, Giuseppe Fanfani, Garante detenuti Regione Toscana, Ghassan Abu-Sittah, chirurgo palestinese negli ospedali Al-Shifa e Al Ahli Hospital e Rettore della University of Glasgow, Alessandra Annoni, Professoressa associata di diritto internazionale all'Università di Ferrara, Scott Anderson, Senior Deputy Director of UNRWA Operations in collegamento da Gaza.

Anche in questa edizione le serate del Festival saranno animate dal cinema, con la proiezione dei film ‘Persepolis’, di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, e ‘BYE BYE TIBERIAS’, di Lina Soualem, e dalla musica, con i concerti di Jabel Kanuteh e Marco Zanotti - “Are you strong?” e dei Savana Funk, Aldo Betto, chitarra, Blake Franchetto, basso, Youssef Ait Bouazza, batteria.

Nelle giornate del Festival spazio anche agli eventi permanenti, con le mostre Next Generation, un progetto multimediale di Arianna Massimi, Con altri occhi. Un glossario visivo della cultura palestinese, mostra collettiva di illustrazione curata da Librimmaginari nell’ambito della campagna culturale promossa da Arci nazionale, Fotografie per/dalla Palestina - Mercatino fotografico solidale, iniziativa in collaborazione con Arci Bologna, Witness Journal, Margherita Caprilli, Michele Lapini e Giulio Di Meo e l’installazione Oggetti smarriti, a cura di Ignazio Fresu.

Sarà a Prato anche Muna Mussie, artista e performer nel campo delle arti visive, che da anni porta il suo lavoro su memoria e colonialismo nei principali festival e musei in Europa.

Crediamo che il Festival Sabir possa ancora rappresentare uno spazio di convergenza di esperienze e buone pratiche della società civile e delle comunità locali, continueremo a cercare insieme chiavi di interpretazione utili e non banali, per progettare il nostro comune futuro.

Info sul Festival e programma: festivalsabir.it.