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Che impatto avrà su diritti e ambiente l’accordo di libero scambio tra Unione europea e i Paesi del Mercosur? Come si riuscirà a verificare la corretta applicazione dell’intesa? Sono solo alcune delle domande alle quali si proverà a rispondere durante l’iniziativa “Trattato Ue-Mercosur: una sfida per il movimento sindacale”, in programma giovedì 18 settembre alle ore 9.30 a Roma, nella Sala Santi della Cgil Nazionale in Corso d’Italia. Sarà la prima iniziativa sul tema in Europa con la presenza di sindacalisti del Sud America. L’evento sarà trasmesso in diretta su Collettiva.it.
Previsti gli interventi di: Roberto Lampa, economista dell’Università di Macerata e componente del Forum Economia della Cgil; Monica Di Sisto, Osservatorio Fairwatch; Salvatore Marra, capo dipartimento Internazionali Cgil.
In rappresentanza del mondo sindacale del Mercosur parteciperanno: Geraldo Iglesias, segretario generale Rel Uita (la federazione dei sindacati dell’agroalimentare sudamericani); Alberto Broch, responsabile internazionale e già Presidente di Contag (il sindacato dei lavoratori familiari dell’agricoltura brasiliana, con oltre 10 milioni di iscritti), e Roberto Ruiz medico responsabile dell’Obrago (l’Osservatorio su salute e ambiente del lavoro agroindustriale brasiliano).
Parteciperanno inoltre alla discussione gli onorevoli Laura Boldrini (Pd), Francesco Silvestri (M5s) e Angelo Bonelli (Avs). A coordinare il dibattito, Andrea Coinu, capo dipartimento Internazionali della Flai Cgil. Le conclusioni della giornata saranno affidate al segretario generale della Flai Giovanni Mininni.
«La comunione d’intenti su cui è stata costruita l’iniziativa è la profonda convinzione, come soggetti sindacali europei e sudamericani, che l’eventuale ricchezza prodotta dall’accordo Ue-Mercosur non sarà automaticamente redistribuita tra le lavoratrici e i lavoratori - dichiara la Flai Cgil - così come è evidente dalle premesse che non sarà possibile garantire un maggiore rispetto delle regole di sostenibilità ambientali e sociali».
«La necessità geopolitica di un nuovo mercato aperto e libero in risposta al nuovo accordo commerciale in fase di stipula con gli Usa, cozza con gli interessi diretti del mondo del lavoro e dell’ambiente – prosegue la nota della Flai Cgil -. Da una parte lo spostamento di alcune produzioni strategiche dall’Europa al Sud America penalizzerà soprattutto i lavoratori agricoli, normalmente presenti in aree con scarse prospettive di ricollocazione, dall’altra, come denunciano gli stessi colleghi sudamericani, il modello agricolo estrattivo dominante in Sud America è una piaga sia ambientale che per la salute dei lavoratori».
«La trattativa che ha portato all’accordo definitivo tra Ue e Mercosur dello scorso dicembre - chiosa la Flai Cgil -, sottoscritto dalla presidente della Commissione Ue Von Der Leyen, è sempre stata secretata e inaccessibile a sindacati e parti sociali. Anche per questo permangono forti preoccupazioni sul sistema di verifica dell’applicazione dell’accordo e di quelle clausole che dovrebbero evitare l’insorgere di problemi occupazionali e di sfruttamento lavorativo. Per questo abbiamo pensato sia opportuno avviare una discussione sul tema coinvolgendo sindacati, politica e esperti del settore».

