Roma, 21 settembre – “La convocazione della Cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr non risolve i problemi che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Non siamo intimoriti dall’attacco del Presidente del Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu di odiare gli italiani, e continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare sconti al Governo". È quanto dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Udu e Sunia.

“Il caro vita sta colpendo duro. Gli universitari sono una delle categorie in maggiore difficoltà economica – dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi – e la spesa più consistente è sicuramente quella dell’alloggio, che di conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie. Secondo i dati preliminari in nostro possesso, il 29% degli universitari è in grave difficoltà nel pagare affitto e bollette. C’è bisogno di un intervento economico urgente”. La percentuale emerge della ricerca nazionale sulla condizione abitativa degli universitari, promossa proprio da Cgil, Udu e Sunia.

“Stiamo ancora raccogliendo risposte da tutta Italia da parte di studenti che non riescono a permettersi tutti i rincari. In moltissimi – spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu – ci segnalano enormi difficoltà nel trovare alloggio. Il 56% lamenta costi troppo elevati, il 47% condizioni non dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi. Ma ci sono altri elementi che rappresentano un problema: il 14% segnala di trovare quasi soltanto alloggi per studentesse. A pesare sono anche le truffe, basti pensare che il 46% degli intervistati dichiara di essere incappato in annunci falsi. Abbiamo anche ricevuto 246 segnalazioni di razzismo”.

Il quadro che emerge preoccupa molto le organizzazioni sindacali, tanto che Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia, parla di “diritto alla casa e diritto allo studio continuamente violati”. “A preoccuparci – spiega – è anche il numero di affitti in nero, troppi sembrano dichiarare di non avere un contratto regolare, e quasi il 40% degli studenti lo accetterebbe pur di risparmiare qualcosa. È evidente che lo studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve essere maggiormente tutelato dai soprusi e dalle speculazioni di un mercato locatizio fuori controllo”.

La prossima settimana l’Unione degli Universitari scenderà in piazza con tende, striscioni, presidi e flash mob in tutta Italia. Il 25 settembre si inizierà a Roma con un presidio davanti alla Sapienza. Poi saranno coinvolte Bologna, Modena e Lecce, e a seguire gli altri atenei italiani, fino a sostenere la grande manifestazione del 7 ottobre a Roma La via maestra, insieme per la Costituzione.

Agli studenti il supporto della Cgil e del Sunia non mancherà, soprattutto sulla partita del Pnrr: “Il Governo – aggiungono in conclusione il sindacato confederale e il sindacato degli inquilini – continua a concentrare gran parte delle risorse sugli studentati privati, finanziando camere private che arrivano a costare 1000 euro al mese. Bisogna cambiare strada e investire seriamente nelle residenze universitarie pubbliche”.