Roma, 10 novembre - “Un bando, per come articolato, in palese contrasto con quanto contemplato dalla normativa dei contratti pubblici d’appalto”. Così la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David e il segretario nazionale della Slc Cgil Riccardo Saccone commentano il bando emanato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’affidamento del servizio di gestione del call center dedicato al numero nazionale di pubblica utilità 1522.

Per Re David e Saccone, infatti: “non è indicato il Ccnl di riferimento da applicare, per come previsto all’articolo 11 e inerente i principi regolatori; non sono indicati i costi della manodopera relative alle tabelle orarie emanate dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per come indicato all’articolo 41; non è menzionata l’obbligatorietà dell’applicazione delle clausole sociali, per come stabilito all’articolo 57”.

“Per questi motivi di palese illegittimità - aggiungono Re David e Saccone - che ledono la corretta applicazione di una legge dello Stato, la Cgil e la Slc chiedono che il bando in oggetto venga ritirato e successivamente riproposto con le opportune modifiche, previa discussione con le organizzazioni sindacali, per come contemplato dalla normativa che regola il sistema degli appalti pubblici. In mancanza di tale atto, procederemo nel segnalare la illegittimità all’Anac per le azioni di sua competenza e alla impugnativa del bando presso le sedi competenti”.

Inoltre, Re David e Saccone ricordano in conclusione: “Al Mimit è aperto un tavolo di crisi Almaviva che interessa 436 lavoratori del 1500, il numero verde del Ministero della Salute per le emergenze sanitarie, quel tavolo, aperto da mesi, aspetta urgenti soluzioni”.