Nei giorni immediatamente successivi all’attentato terroristico del 7 ottobre e al conseguente attacco militare a Gaza da parte dell’esercito israeliano, la CGIL ha avviato una raccolta fondi per l’invio di aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza.

Ci siamo, inoltre, immediatamente mobilitati per chiedere il cessate il fuoco, per chiedere il rispetto del diritto umanitario e internazionale e per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina, come già avvenuto all’OIL, proprio grazie all’impegno delle organizzazioni sindacali internazionali.

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Intestato a: Cgil – Confederazione Generale Italiana del Lavoro

IBAN: IT42S0103003201000002774730

CAUSALE: Aiuti umanitari Gaza


Come stiamo utilizzando i fondi?

Grazie alla grande generosità delle strutture, delle iscritte e degli iscritti e dei singoli che hanno voluto donare sul conto corrente, stiamo mettendo in campo diverse azioni umanitarie. Gli interventi dipendono dalle condizioni di operabilità e sono sempre realizzate in accordo con il sindacato palestinese – ove possibile – e con le ONG e altre realtà della cooperazione e solidarietà internazionale presenti nella striscia di Gaza e in Palestina.

Nel mese di luglio 2025, è stata effettuata la terza azione umanitaria con la distribuzione di una razione di verdure per 200 nuclei familiari palestinesi nei campi profughi di Gaza City. Le verdure sono prodotte a Gaza da associazioni di donne palestinesi che, nonostante la catastrofe umanitaria in corso, resistono e portano avanti il lavoro nei campi e forniscono servizi alla comunità. La distribuzione di verdure fresche è promossa grazie al fondo di solidarietà della CGIL ed è realizzata ancora una volta con l’AOI (Associazione delle ONG Italiane) e il CISS.
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Visto il buon esito raggiunto dalla prima spedizione via nave, attraverso l’Egitto, e considerato il persistere e l’aggravarsi della drammatica emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza, AOI, CGIL e CISS, hanno messo a punto la seconda azione umanitaria. Questa seconda azione umanitaria è stata realizzata attraverso l’acquisto di alimenti freschi: ceste familiari contenenti frutta e verdura per una settimana, distribuite nei campi profughi direttamente dalle associazioni e dal sindacato palestinese e con pasti caldi preparati e distribuiti nei punti raccolta gestiti dalle stesse associazioni palestinesi, partners delle ONG italiane.

Due container, partiti dal porto di Genova e giunti in Egitto, a Port Said, a luglio 2024 hanno trasportato 51 bancali di beni essenziali. I materiali sono stati raccolti grazie al sostegno di categorie e strutture territoriali della Cgil, in collaborazione con l’AOI (Associazione delle ONG Italiane) e il CISS di Palermo che vanta una presenza trentennale di cooperazione e partenariato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Questi aiuti, destinati a una popolazione stremata dal conflitto, affamata, in fuga permanente dai bombardamenti e dalle incursioni dell’esercito israeliano, sono stati distribuiti alle associazioni umanitarie locali nel settembre del 2024.

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