L’Italia ha assunto dal 1° gennaio del 2024, la presidenza del G7, che secondo la prassi è esercitata a turno dal governo dei vari Stati che compongono il gruppo dei sette paesi più industrializzati al mondo: Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America. Spetta quindi al Governo italiano, dopo la presidenza del Giappone, ospitare il G7 e proporre i temi da includere nell’agenda del vertice, che vanno dai principali conflitti in corso, quello in Ucraina e in Medio Oriente, all’Africa, alle questioni migratorie, all’Intelligenza Artificiale, all’invecchiamento e all’economia dell’assistenza, nonché alle politiche per le competenze e la formazione.

Sono due gli appuntamenti importanti che coinvolgeranno i sindacati italiani e internazionali: il Labour7 (L7) e il vertice dei Ministri del lavoro e dell’occupazione, il Labour and Employment Ministers Meeting, LEMM. Il vertice sindacale del Labour 7 si svolgerà in Sardegna, a Cagliari, dal 10 all’11 settembre.

Il vertice dei Capi di Stato e di Governo del G7 si svolgerà dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia. Sarà un vertice importante per i sindacati italiani, perché il contesto globale attuale è caratterizzato da un’accelerazione del cambiamento climatico, dall’ampliamento delle disuguaglianze all'interno dei paesi e tra di essi, dall’acuirsi delle tensioni e dall’affermarsi dei movimenti di estrema destra nel mondo, dallo scoppio di conflitti e dall’aumento delle crisi umanitarie

Ne giorni antecedenti al G7 in Puglia, si terrà il consueto incontro di consultazione delle parti sociali con il Presidente del Consiglio dei ministri per proporre gli obiettivi e le priorità dei temi attinenti al lavoro che i sindacati auspicano siano posti al centro dell’azione del G7. Inoltre, si terranno, a partire da febbraio fino a settembre, diversi incontri con l’Employment Working Group, il gruppo di lavoro sulle tematiche specifiche del lavoro che predisporrà il documento per il vertice dei ministri del Lavoro, e i gruppi di impegno ufficiali del G7, Business7, Civil7, Women7 e Youth7.

I sindacati saranno impegnati nel portare avanti un’agenda a favore dei lavoratori per dare priorità alla crescita sostenibile dei salari reali e dei sistemi di sicurezza sociale solidi e inclusivi e alla contrattazione collettiva al fine di proteggere i redditi dei lavoratori. A questa priorità si aggiungono una serie di questioni globali, tra cui le sfide legate al cambiamento climatico, alle disuguaglianze e ai conflitti umanitari e la necessità di una transizione giusta verso un’economia a basse emissioni di carbonio e un Nuovo Contratto Sociale che garantisca la piena occupazione, la tutela del lavoro, salari adeguati, protezione sociale universale, uguaglianza di genere, salute e sicurezza sul lavoro e migrazioni sicure e legali.

I sindacati daranno, inoltre, un contributo specifico sul fronte del lavoro e dell'occupazione, relativamente alle priorità tematiche annunciate dalla Presidenza italiana: Intelligenza Artificiale, invecchiamento ed economia della cura, nonché le politiche per le competenze e la formazione.

Per questo motivo si è messa in moto la macchina organizzativa del Labour 7, che sarà organizzato da CGIL, CISL, UIL con il coordinamento della Confederazione Sindacale Internazionale, ITUC – CSI, e del Comitato Consultivo Sindacale del TUAC presso l’OCSE, e interesserà i sindacati di Canada, Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e USA. La Confederazione Europea dei Sindacati, CES, sarà invitata ai lavori del Labour 7, e, data l’importanza dell’Africa, sarà coinvolta anche la CSI Africa per creare un ponte di dialogo con il sud globale.