Le organizzazioni sindacali dei Paesi del G7 hanno discusso ed elaborato una dichiarazione allo scopo di influenzare il documento che i ministri del Lavoro e dell’Occupazione del G7 stanno elaborando in questo momento per il vertice del Labour and Employment Ministers Meeting, LEMM, che si riunirà a Cagliari dall’11 al 13 settembre.

In questo secondo documento che qui di seguito pubblichiamo, (clicca qui per leggere il primo documento di L7) le organizzazioni sindacali chiedono ai ministri del G7 di rispettare l’impegno assunto nel vertice del G7 dello scorso anno di realizzare la crescita dei salari reali, dato che “Il valore reale dei salari in tutta l'OCSE e in quasi tutti i Paesi del G7 rimane al di sotto dei livelli del 2019. La crisi del costo della vita continua a ripercuotersi sulla vita di milioni di lavoratori che rischiano maggiormente di cadere in povertà, in particolare donne, giovani e lavoratori migranti”.

Ecco le principali richieste contenute nel documento che riguardano nei primi tre punti questioni politiche trasversali e diverse altre questioni legate al lavoro, dall'intelligenza artificiale, all’invecchiamento attivo, al lavoro di cura e assistenza e alla formazione inclusiva:

• Promuovere la crescita dei salari reali e un'equa redistribuzione dei redditi da lavoro;

• Potenziare l'azione per il clima tramite una transizione veramente giusta per tutti i lavoratori. I Paesi devono garantire che i costi e i benefici della transizione siano equamente condivisi;

• Guardare oltre i confini del G7 e promuovere i diritti dei lavoratori a livello mondiale. Le crescenti disuguaglianze, la povertà lavorativa, gli attacchi ai diritti dei lavoratori e le palesi violazioni dei diritti umani, come il lavoro minorile e il lavoro forzato, richiedono un'azione immediata da parte del G7 per garantire il rispetto delle norme internazionali del lavoro;

• Sostenere il principio del controllo umano dell'intelligenza artificiale, garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle norme internazionali del lavoro e ribadire il ruolo centrale del dialogo sociale e della contrattazione collettiva nell'utilizzo e nell'attuazione delle nuove tecnologie, in particolare dell'IA;

• Definire strategie e politiche per mercati del lavoro resilienti nelle società che invecchiano e far sì che le politiche di invecchiamento attivo garantiscano innanzitutto la salute e la sicurezza delle persone, nonché il diritto ad invecchiare con dignità;

• Migliorare le condizioni di lavoro nel settore della cura e dell'assistenza e promuovere la crescita dei salari reali per i lavoratori di questo settore. I ministri del Lavoro e dell'Occupazione dovranno riconoscere la necessità di investimenti pubblici nel settore della sanità, della cura e dell'assistenza;

• Rendere le politiche di formazione più inclusive e accessibili a tutti i lavoratori, affrontando ogni forma di discriminazione. I membri del G7 dovranno impegnarsi a garantire a tutti i lavoratori un accesso adeguato e gratuito alle opportunità di formazione, riqualificazione e aggiornamento, preferibilmente durante l'orario di lavoro e indipendentemente dal loro status occupazionale, dal livello di istruzione, dal sesso, dall'età, dall'origine o dal reddito.

Di seguito la versione inglese e italiana della dichiarazione.

Leggi anche