Sui referendum su lavoro e cittadinanza dell'8 e 9 giugno "Io vedo un clima che sta crescendo e vedo che man mano che la gente viene informata cresce la voglia di andare a votare, soprattutto tra quelli che finora non ci sono mai andati." Lo ha detto Maurizio Landini intervistato da Giovanni Floris a 'di Martedì' su La7.
"In questi giorni noi stiamo facendo questo sforzo, siamo tornati proprio al volantinaggio, casa per casa, a parlare con le persone, io sono andato a fare volantinaggi dappertutto, nei mercati, davanti alle metropolitane - ha raccontato il segretario generale della Cgil -, questo non è un voto per questo o quel partito, per questo o quel governo, è un voto per cambiare le leggi balorde che in questi 25 anni hanno reso il lavoro precario, la gente non arriva fine mese, la gente muore sul lavoro e questo non è a caso, è proprio per la legislazione che in questi 25 anni è stata fatta. Quindi è venuto il momento di dire basta."
Sugli inviti all'astensione da parte del governo e da chi ricopre ruoli istituzionali "Io vedo proprio una paraculaggine politica, non so com'è dirla. Perché hanno paura, invitano la gente a non votare, perché non vogliono cambiare nulla. Io mi rendo conto che la democrazia è in crisi. Guardiamo i numeri reali dei voti che hanno preso sia il governo sia l'opposizione. Non c'è nessuno in questo Paese, per i numeri reali, che possa dire che da solo rappresenta la maggioranza di questo paese. Se invece si raggiunge il quorum, questa è la novità, vuol dire che il 50% più uno, cioè 25 milioni di persone, dice basta al governo, al Parlamento e dice di voler cambiare."
Governo Meloni "Parla del mondo per non parlare dell'Italia, per non parlare dei problemi delle persone. Ma adesso ma dove vive? Ma la gente non arriva a fine mese, i salari non stanno aumentando, i giovani se ne vanno dall'Italia- ha poi concluso Landini -.E questi non ne parlano. Uno non è libero se è precario. Uno non è libero seppur lavorando non arriva a fine del mese. Uno non è libero se continua a morire sul lavoro, è chiaro? Allora questo referendum rimette al centro il lavoro e la libertà delle persone. Per questo andate tutti a votare l'8 e il 9 giugno per cambiare finalmente questo Paese."
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