Achille Perilli (Roma, 1927 – Orvieto, 2021)

Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Lettere dell’Università di Roma, dove si laurea con Lionello Venturi con una tesi su Giorgio De Chirico. Nel 1946 conosce Renato Guttuso, ne frequenta lo studio ed entra in contatto con Accardi, Attardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato. Lo stesso anno espone con il Gruppo «Arte Sociale» presso la sezione del Partito Socialista di via Molise a Roma. Nel 1947, con Attardi, Accardi, Consagra, Sanfilippo, Turcato, fonda il gruppo di orientamento aniconico «Forma 1». Nello stesso anno soggiorna a Parigi, dove conosce Arp, Magnelli e Picabia.

Nel corso di un viaggio a Praga studia le opere di Cézanne, Picasso, Braque, Matisse e Kupka (1947). Nel 1948 è di nuovo a Parigi per partecipare con Dorazio al Congresso Internazionale dei Critici d’Arte. Due anni dopo apre la Libreria-galleria L’Age d’Or, che pubblica i quaderni «Forma 2» e, nel 1951, in collaborazione con l’Art Club, allestisce la mostra Arte astratta e concreta in Italia nelle sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Ancora nel 1951 con Ballocco, Burri, Capogrossi e Colla dà vita alla Fondazione Origine e, su invito di Fontana, realizza pitture murali per la sede della Triennale di Milano. Nel 1956, conosce Tzara e tiene la prima mostra personale alla Strozzina di Firenze. Con Gastone Novelli, nel 1957, fonda la rivista «L’esperienza moderna».

L’anno seguente prende parte alla Biennale di San Paolo del Brasile e, nel 1962, ha una sala personale alla Biennale di Venezia (tornerà ad esporvi nel 1968, ancora con una sala personale). Dopo la partecipazione alla mostra L’art et l’écriture alla Kunsthalle di Baden Baden (1963), realizza scene e costumi del balletto Mutazioni per la Scala di Milano (1965). Nel 1965 si aggiudica il «Premio Comune di Roma» alla Quadriennale e riceve l’incarico di dirigere il Dipartimento del Corso Superiore di Industrial Design di Roma. Sottoscrive il Manifesto della Folle Immagine nello Spazio Immaginario nel 1971 e, l’anno successivo, è tra i fondatori del «Gruppo Altro», con cui collabora fino al 1981 per l’organizzazione di mostre e spettacoli. Nel 1982 redige il manifesto Teoria dell’irrazionale geometrico. Negli anni Ottanta e Novanta prosegue la sua intensa attività espositiva in Italia e all’estero.

(Andrea Romoli)


Le sang du soleil, 1994, acquerello su carta, 38×51,5 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)