"Pensavo che ad un livello così basso un Presidente del Consiglio non ci arrivasse mai". Lo sottolinea il leader della Cgil Maurizio Landini, intervistato a 'L'Aria che tira” su La7, commentando le parole della premier Giorgia Meloni secondo le quali lo sciopero di venerdì è un’ occasione per fare un weekend lungo. "Bisognerebbe avere rispetto, lo sciopero non è un obbligo, quando una persona lo fa, rinuncia al suo stipendio. Se una persona rinuncia allo stipendio vuol dire che è convinta di partecipare ad una cosa importante”. Il fatto che le piazze si stiano riempiendo di cittadini di fronte quello che sta succedendo, spiega il Segretario generale, sta a indicare che è scattato un meccanismo di umanità e fratellanza tra le persone, che vedono altre persone morire a causa di questo genocidio.
Perché lo sciopero? "Perché sono in discussione i valori della democrazia, della solidarietà, del diritto di vivere delle persone in pace”. “Vorrei che fosse chiaro – ha aggiunto Landini – che la mancanza di pace, le guerre che sono partite dall'Ucraina, le paghiamo noi lavoratori. Le paghiamo perché è aumentata l'inflazione, perché non arrivi alla fine del mese, perché anziché investire nella sanità investi nelle armi e si sta favorendo un processo di ritorno al Medioevo. Noi vogliamo rappresentare i valori della democrazia, della libertà, della fratellanza tra le persone."
Non manca poi un richiamo del Segretario al passato: “vorrei ricordare, forse la Meloni non lo sa, che nella storia di questo Paese, nel 1943, per dire no alla guerra furono le lavoratrici e i lavoratori che usarono anche lo strumento dello sciopero per riconquistare la democrazia”. Per questi motivi, la Presidente del Consiglio non deve mancare di rispetto “a tanti italiani che stanno semplicemente difendendo i valori della nostra Costituzione, e che non stanno a guardare di fronte a quello che sta succedendo”. Quanto alle dichiarazioni della premier in base alle quali che i sindacati vogliono allungarsi il weekend, il Segretario replica: "è un'offesa, i lavoratori sono quelli che pagano le tasse in questo Paese. Quindi lei deve portare rispetto a chi paga le tasse e a chi lavora, e anche a chi decide di scioperare non per un interesse personale ma per affermare un valore generale di democrazia e di pace".
"Su quella nave, sulle barche che sono partite - ha concluso Landini -, ci sono tanti lavoratori e lavoratrici che si sono presi l'aspettativa non retribuita per fare ciò che dovevano fare loro – il governo - che sono pagati con i nostri soldi e che non stanno facendo".
→ Per rivedere la puntata integrale clicca qui