Nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil contro la Legge di bilancio, il segretario generale Maurizio Landini ha chiuso a Firenze la manifestazione regionale che ha visto la partecipazione di 100mila lavoratrici e lavoratori, giovani, pensionate e pensionati. "Le piazze si sono riempite e le fabbriche si sono svuotate", ha esordito dal palco, sottolineando che "la maggioranza di chi tiene in piedi questo Paese con il proprio lavoro non condivide e non accetta la manovra economica di questo Governo".

"Una manovra che taglia sanità, scuola e salari mentre investe solo nel riarmo"

Landini ha criticato duramente l’impianto della Legge di bilancio, definendola "costruita sui vincoli dell’austerità europea e destinata a finanziare solo il riarmo".

Secondo il segretario della Cgil, il Governo utilizza l’extra gettito fiscale per ridurre il deficit, "ma quei 25 miliardi sono soldi che 38 milioni tra lavoratori e pensionati hanno pagato in più a causa del drenaggio fiscale".

La scelta dell’esecutivo, ha spiegato, "porta l’età pensionabile a 70 anni e privatizza sanità e scuola", mentre i servizi pubblici soffrono tagli e mancate assunzioni: "Siamo di fronte a un processo esplicito di privatizzazione del Servizio sanitario nazionale".

"Chiediamo progressività fiscale e un contributo di solidarietà ai più ricchi"

Il segretario ha ribadito le proposte avanzate dalla Cgil: un sistema fiscale realmente progressivo e un contributo straordinario sulle grandi ricchezze.

"In Italia ci sono 500mila persone con redditi netti sopra i due milioni l’anno. Chiedere un contributo dell’1,3% non mette in discussione la democrazia. Ridare 25 miliardi a chi li ha pagati ingiustamente, invece, sì".

Salari, precarietà, sicurezza sul lavoro

Landini ha denunciato anche il modello produttivo che alimenta precarietà e sfruttamento: "È un sistema fondato su appalti e subappalti che rompe la fraternità tra le persone e aumenta gli infortuni. È un modello di impresa che uccide".

Ha ricordato che "la maggioranza di chi muore sul lavoro è precario o lavora in appalto".

"Vogliono limitare il diritto di sciopero e l’autonomia del sindacato"

Nel suo intervento, il segretario ha fatto riferimento ai recenti attacchi allo sciopero e ai tentativi legislativi di limitarne l’esercizio:

"Stanno mettendo in discussione il diritto di sciopero sancito dalla Costituzione. Non è solo uno scontro sindacale: è un attacco alla democrazia".

Le iniziative dei prossimi mesi

Landini ha annunciato nuove mobilitazioni su tre fronti:

  • Una legge di iniziativa popolare per rilanciare la sanità pubblica: "Serve portare la spesa almeno al 7,5% del PIL. Oggi gli italiani pagano 41 miliardi di spesa privata per curarsi".
  • Una campagna per cancellare i contratti pirata e rafforzare la rappresentanza e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
  • La partecipazione al comitato per il referendum sulla giustizia, contro la riforma che "riduce l’autonomia della magistratura senza migliorare i tempi della giustizia".

"Difendiamo la Costituzione, il lavoro e la democrazia"

In chiusura Landini ha richiamato il ruolo storico del movimento dei lavoratori:

"La democrazia, i diritti, lo Stato sociale non ce li ha regalati nessuno. Sono frutto delle lotte del movimento operaio. E quando la Costituzione è in discussione, noi scendiamo in campo".

Poi l’appello finale: "Noi non ci fermiamo. Perché rappresentiamo la maggioranza di questo Paese e andremo avanti finché questa battaglia non l’abbiamo vinta".