Roma, 3 febbraio – “Il confronto prosegue, abbiamo ribadito le nostre richieste sulla flessibilità in uscita, augurandoci risposte adeguate da parte del Governo, e sulla previdenza complementare, su cui abbiamo registrato la disponibilità dell’Esecutivo”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli al termine dell'incontro in sede tecnica tenutosi questa mattina al Ministero del Lavoro sulla previdenza.

Sul primo punto il segretario confederale ricorda le rivendicazioni dei sindacati: “occorre una riforma strutturale del sistema, che permetta il pensionamento o dopo i 62 anni di età o con 41 anni di contributi, e trattamenti più favorevoli per chi fa lavori gravosi e di cura”. 

Per quanto riguarda la previdenza complementare, Ghiselli ritiene “positiva la volontà espressa dal Governo di valutare e dare risposte sulle proposte avanzate, ad iniziare dalla riapertura di un periodo di silenzio/assenso anche preceduto da una campagna di educazione previdenziale, dalla previsione di procedure a tutela della libertà di adesione di tutti i lavoratori e misure che possano contrastare il mancato versamento dei contributi da parte delle aziende, dall'introduzione di fondi negoziali nei settori esclusi come il comparto della sicurezza e dal sostegno agli investimenti dei fondi nell'economia reale e nel welfare del Paese”.