Roma, 1 luglio - “Dobbiamo uscire dall’emergenza e affrontare il problema strutturalmente. Il Protocollo che stiamo elaborando tra le parti sociali, al ministero del Lavoro, deve indicare il metodo necessario a contenere i rischi per le lavoratrici e i lavoratori legati alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro”. Lo afferma, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David.

Per la dirigente sindacale: “Il Protocollo dovrà rappresentare un quadro di riferimento per gli accordi sindacali territoriali e di categoria, negli ambienti chiusi e all’aperto, per definire gli interventi su organizzazione del lavoro, dispositivi e investimenti necessari, seguendo le indicazioni della comunità scientifica”.

“Inoltre - prosegue Re David - è fondamentale la definizione per legge di un valore soglia che faccia scattare le misure: dall’interruzione di lavoro agli adeguamenti necessari. Anche in assenza di questo, le ordinanze delle regioni sono indispensabili. Il Protocollo sarà collegato ad un provvedimento legislativo per adeguare gli ammortizzatori sociali, ma anche di questo non possiamo discutere ogni anno, vanno ampliati in modo permanente”. “Sarà importante - conclude Re David - seguire gli sviluppi concreti, come anche analizzare l’effetto del caldo sulle malattie professionali e gli infortuni”.