‘Il PNRR e le linee programmatiche per l'economia circolare’ questo il tema affrontato nel corso della riunione congiunta dei coordinamenti ambiente e territorio e politiche economiche e fiscali, lo scorso 5 novembre. 

Ad introdurre i lavori Gianni Di Cesare, responsabile delle Politiche per la green economy e l'economia circolare, che ha affermato “nella riunione di oggi mettiamo l’economia circolare al centro della nostra attenzione, cioè la consideriamo la parola chiave per meglio interpretare lo sviluppo sostenibile. Inoltre, ci sono da valutare i primi provvedimenti del Governo, in applicazione al PNRR, legati all’economia circolare: a) MITE, Decreto 396/2021 Raccolta differenziata per 1.5 miliardi di euro; b) MITE, Decreto 397/2021 Progetti Faro economia circolare; c) Linee programmatiche per l’economia circolare”.

“La nostra organizzazione, anche unitamente a CISL e UIL - ha spiegato Di Cesare - , ha elaborato negli anni precedenti riflessioni, documenti e piattaforme per lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare è parte di questa elaborazione. Nel fare questa introduzione terrò nel giusto conto quello che fino a oggi è stato elaborato, sarà di aiuto per leggere le scelte fatte dal Governo nel PNRR e nelle linee programmatiche”. → Leggi la relazione completa 

Simona Fabiani, responsabile delle Politiche per il clima, il territorio e per l'ambiente ha poi illustrato, attraverso delle slide, la proposta di piano per la transizione ecologica (PTE), elaborata dal CITE e presentata il 2 agosto. “Nel documento, che non si può definire piano - ha sottolineato Fabiani - , è dichiarato che subirà periodici aggiornamenti in base alla maturazione di nuove tecnologie e per integrarlo con i documenti che devono essere adottati o aggiornati, oltre che, per aggiornarlo in base alle nuove disposizioni europee e con i futuri impegni internazionali che verranno assunti”.
“L’atteggiamento nei confronti della nuove tecnologie, in particolare della fusione nucleare a cui è dedicato ampio spazio - spiega Fabiani -, mettono in evidenza lo spirito attendista del Governo che non sembra assolutamente intenzionato a imprimere la necessaria accelerazione alla transizione ecologica. Anzi, il Ministro Cingolani in audizione in Commissione Bilancio alla Camera ha dichiarato la sua intenzione di aumentare la produzione nazionale di gas, nonostante che l’IPCC e l’AIE affermino che deve essere evitata ogni nuova estrazione di fonti fossili se vogliamo restare entro 1,5°C di incremento medio della temperatura globale”. → le slide e il commento integrale