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“Cgil, Cisl e Uil giudicano non rispondente alle reali esigenze di una vera, equa e giusta riforma fiscale il Documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla riforma dell’Irpef delle Commissioni Finanze della Camera e del Senato. Il Documento non affronta in maniera efficace il tema della lotta all’evasione fiscale che vede l’Italia maglia nera in Europa” così in una nota Gianna Fracassi, Vice Segretaria generale Cgil, Giulio Romani, Segretario Confederale Cisl e Domenico Proietti, Segretario Confederale Uil. → Scarica la memoria unitaria
“Una svolta nella lotta all’evasione fiscale – spiegano – è propedeutica ad ogni ipotesi di riforma dell’Irpef e dell’intero sistema tributario. La riforma fiscale deve avere come primo obiettivo il taglio delle tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati che sono i soggetti a più alta fedeltà fiscale”.
“La riforma dell’Irpef per Cgil, Cisl e Uil – fanno sapere Fracassi, Romani e Proietti – deve essere fondata su un ampliamento della base imponibile e sulla strutturazione di un’imposta pienamente progressiva dai redditi più bassi ai più elevati. La leva fiscale, insieme alle politiche sociali ed economiche, deve essere utilizzata anche per colmare le diseguaglianze di ricchezza che hanno raggiunto dimensioni preoccupanti nel nostro Paese. Le spese fiscali – aggiungono i dirigenti sindacali – devono essere rimodulate verificandone la reale efficacia, tutelando quelle di rilevanza sociale ed eliminando quelle ambientalmente “dannose”. La trasformazione degli strumenti tributari locali deve avvenire in invarianza di gettito. Siamo contrari all’abolizione dell’IRAP. Sarebbe un errore gravissimo portare la tassazione delle rendite finanziarie al di sotto del 26% come sembra trasparire dal Documento”.
Per Cgil, Cisl e Uil “la riforma fiscale deve avere un riferimento europeo ed internazionale. A riguardo il Governo deve sviluppare un’azione per arrivare ad una vera e propria Unione fiscale europea. Sull’insieme di questi temi – concludono Fracassi, Romani e Proietti – Cgil, Cisl e Uil chiedono al Presidente Draghi di aprire un Tavolo di discussione su un tema che è decisivo per la ricostruzione economica, sociale e civile del Paese”.