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Il coordinatore dell’Area Politiche europee e internazionali della CGIL ha inviato una lettera di solidarietà al PGFTU, (Federazione Generale dei Sindacati Palestinesi) dopo l’attacco dell’esercito israeliano ai suoi uffici a Nablus. Nella lettera si condanna la violenza e la distruzione subite dal sindacato palestinese, considerate una grave violazione del diritto internazionale e della libertà di associazione. La CGIL ribadisce il proprio sostegno ai lavoratori palestinesi e al PGFTU in questo momento difficile.
Caro fratello Shaher,
Siamo sconvolti dalla notizia dell'attacco agli uffici del PGFTU (Federazione Generale dei Sindacati Palestinesi) a Nablus da parte dell'esercito israeliano e delle forze di intelligence.
Durante l'assalto, gli uffici del Segretario Generale e di diversi altri dipartimenti sono stati saccheggiati e vandalizzati e le porte d'ingresso dei locali sono state divelte. Questo attacco non solo dimostra un livello di violenza e disprezzo senza precedenti nei confronti del movimento sindacale, ma, avendo luogo in territorio palestinese, costituisce anche una grave violazione del diritto internazionale e del diritto fondamentale alla libertà di associazione.
Come sapete, nel 2021 la sede della CGIL a Roma è stata attaccata da estremisti di destra. Non si tratta di una coincidenza. I governi e i movimenti di estrema destra, nazionalisti etnici ed estremisti, non possono tollerare i sindacati legittimi, democratici e rappresentativi, perché incarnano una delle forme più forti e durature di resistenza collettiva nella società.
I sindacati sono una forza per la pace, il dialogo e la giustizia sociale, non obiettivi militari.
La CGIL esprime piena solidarietà ai coraggiosi lavoratori palestinesi e al PGFTU in questo difficile momento.
La pace nella regione non può essere raggiunta attraverso la violenza, l'intimidazione, l'umiliazione o la repressione. Può essere costruita solo sulla base della piena decolonizzazione, del rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori.
In unità e solidarietà,
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Dear Brother Shaher,
We are appalled by the news of the attack on the offices of the PGFTU in Nablus by Israeli army and intelligence forces. During the assault, the offices of the General Secretary and several other departments were ransacked and vandalised, and entrance doors across the premises were broken. This attack not only demonstrates an unprecedented level of violence and
contempt towards the trade union movement, but, taking place on Palestinian territory, constitutes a grave violation of international law and of the fundamental right to freedom of association. As you know, in 2021 the CGIL headquarters in Rome were attacked by far-right extremists. This is no coincidence. Far-right, ethno-religious nationalist, and extremist governments and movements cannot tolerate legitimate, democratic, and representative trade unions — because we embody one of the strongest and most enduring forms of collective resistance in society. Trade unions are a force for peace, dialogue, and social justice — not military targets. The CGIL stands in full solidarity with the courageous Palestinian workers and with the PGFTU in these extremely difficult times. Peace in the region cannot be achieved through violence, intimidation, humiliation, or repression. It can only be built on the basis of full decolonisation, respect for international law, for human rights, and for workers’ rights. I
In unity and solidarity,