Informativa sull’uso dei sistemi di Videosorveglianza nella sede della Confederazione Generale Italiana del Lavoro

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (di seguito “CGIL”, “titolare” e/o “sindacato”) La informa che presso i propri locali ha installato numerose telecamere di videosorveglianza, tutte segnalate, che procedono alla registrazione delle immagini.

La CGIL ha ritenuto di procedere a tale trattamento di dati per tutelare il proprio patrimonio da eventuali atti vandalici o, comunque illeciti e, in caso, anche per finalità di sicurezza dato che le sedi CGIL, frequentate, oltre che dai lavorati iscritti, anche da personaggi politici e sindacalisti di rilievo territoriale e nazionale, sono considerate notoriamente luoghi particolarmente sensibili che, in passato, sono state oggetto di minacce e di tentativi di attacchi armati, anche da parte della delinquenza organizzata. La base giuridica del trattamento è quindi da individuarsi nel perseguimento del legittimo interesse del titolare del trattamento di tutelare il proprio patrimonio e di tutelare la sicurezza di tutto coloro che transitano nei locali dell’edificio sede della Confederazione.

Ovviamente la tutela della sicurezza e del patrimonio non può prescindere dal rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali della persona, primo fra tutti il diritto alla protezione dei dati personali, ragion per cui la CGIL ha proceduto all’installazione dei predetti sistemi di videosorveglianza nel rispetto del Regolamento UE 2016/679 (“Regolamento Generale sulla Protezione dei dati”), del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, così come modificato dal D.Lgs. 8 agosto 2018 n. 101, dell’art. 4 della legge 20 maggio 1970 n. 300 e, non meno importante, del provv. del Garante 8 aprile 2010.

Le telecamere di videosorveglianza facenti parte del sistema sono installate all’esterno della sede della CGIL, sia nel fronte dell’edificio (lato Corso Italia) sia nel retro (lato Via Pinciana), e all’interno dell’edificio stesso, in ogni piano, e sono tutte segnalate dall’apposita cartellonistica.

Il sistema di videosorveglianza è costituito da telecamere fisse con un angolo d’inquadratura determinato a priori e modificabile esclusivamente dal personale autorizzato. Il sistema è attivo 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana. Le immagini riprese sono visibili in tempo reale e sono conservate per un massimo di una settimana, data la particolare rischiosità della sede della Confederazione sindacale, in quanto esposta al rischio di attentati terroristici. Trascorso tale periodo le immagini sono cancellate automaticamente dal sistema mediante sovrascrittura.

Le immagini non saranno in alcun modo diffuse né comunicate al di fuori dell’organizzazione sindacale fatti salvi i casi in cui si renda necessario che le stesse siano rese disponibili all’autorità giudiziaria, investigative e di pubblica sicurezza al solo scopo di perseguire le finalità di tutela sopra indicate o in caso di espressa richiesta da parte delle autorità stesse.

I lavoratori, e in generale le persone che transitano nelle aree soggette a videosorveglianza, sono debitamente informati della presenza delle telecamere e del conseguente trattamento dei dati rilevati, mediante affissione di appositi cartelli visibili in ogni condizione di illuminazione ambientale.

CGIL garantisce che nessuna telecamera è stata installata nei locali prettamente adibiti ad attività lavorative e ai momenti di pausa dall’orario di lavoro, precisando che le uniche finalità dell’impianto di videosorveglianza e videoregistrazione sono quelle sopra chiaramente specificate. L’organizzazione sindacale assicura pertanto che, come peraltro previsto nell’accordo sindacale stipulato ai fini dell’installazione del sistema, in nessun caso tale impianto verrà utilizzato per esercitare un controllo a distanza dei lavoratori, come peraltro vietato espressamente dall’art. 4, comma 2, dello Statuto dei Lavoratori.

In ogni caso la CGIL assicura a qualsiasi interessato al trattamento dei dati l’esercizio del diritto di accesso e, nei casi previsti, di modifica, cancellazione e portabilità dei dati trattati, così come del diritto di chiedere la limitazione del trattamento e/o opporsi allo stesso.

L’interessato ha inoltre il diritto di proporre reclamo o segnalazione all’autorità di controllo dello Stato UE in cui risiede, in cui lavora o in cui è avvenuta la violazione che, per l’Italia, è il Garante per la protezione dei dati, per il quale può reperire ogni informazione utile nel sito www.garanteprivacy.it.

I predetti diritti possono essere esercitati scrivendo direttamente presso la sede del sindacato oppure scrivendo al Responsabile per la Protezione dei dati designato dalla CGIL a:

Pagina aggiornata al 28 novembre 2019 e redatta con la consulenza del RPD designato dalla CGIL