Roma, 29 novembre - "Oggi piangiamo un numero inaccettabile di persone che hanno perso la vita mentre lavoravano, siamo vicini alle loro famiglie e pretendiamo giustizia e verità dalle autorità preposte. Il ministro Poletti, che ha invitato ad intensificare l’impegno per la prevenzione, cominci a dare il buon esempio: si può completare la normativa sui porti, si possono intensificare e razionalizzare i controlli, si può intervenire in maniera efficace e tempestiva". Così Sebastiano Calleri, responsabile Salute e Sicurezza della Cgil nazionale, in seguito a quanto accaduto questo pomeriggio nel porto di Messina, dove quattro operai hanno perso la vita a bordo di un traghetto.

"Il settore dei porti e della navigazione - spiega Calleri - è uno di quelli in cui in Italia si registra un altissimo numero di incidenti di elevata gravità. Ciò è dovuto alle particolari lavorazioni che si effettuano e alle difficili condizioni in cui queste avvengono. Ma - conclude il dirigente sindacale - è inutile cercare di nascondere all'opinione pubblica che questo succede a causa di un insieme di misure volontariamente non applicate dai datori di lavoro e di una normativa per le attività portuali farraginosa che, a ben nove anni dall'approvazione del D.Lgs 81, non risulta ancora attuata completamente".