Roma, 29 novembre - "Siamo indignati e preoccupati per la decisione del giudice dell'udienza preliminare sul processo Eternit bis". Così Claudio Iannilli, responsabile Amianto della Cgil nazionale, commenta la sentenza emessa dal Gup di Torino nell'ambito del procedimento a carico del magnate svizzero Stephan Schmidheiny.

"La derubricazione dell'accusa da omicidio volontario a omicidio colposo fa passare un segnale inquietante: nel nostro Paese - sostiene Iannilli - chi inquina il territorio e provoca morti per profitto può non pagare nulla". "Siamo soddisfatti del rinvio a giudizio - prosegue il dirigente sindacale - ma ci preoccupa lo spacchettamento in diverse sedi poiché potrebbe allontanare l'accertamento di quanto avvenuto"."Continueremo la nostra lotta per la giustizia, per le centinaia di vittime e per i territori coinvolti: crediamo che le responsabilità di Schmidheiny vadano individuate fino in fondo", conclude Iannilli.