Roma, 17 febbraio - “Un risultato importante, che risponde alle nostre richieste e alle lotte di associazioni e sindacati. Ora attendiamo l’approvazione del Milleproroghe”. Così Claudio Iannili, responsabile amianto della Cgil nazionale, commenta l’emendamento al decreto Milleproroghe che ridetermina il contributo assistenziale erogato ai malati di mesotelioma non professionale e agli eredi e che stanzia quattro milioni a tale scopo.“Per il 2020 e per gli anni precedenti a partire dal 2015 - spiega Iannilli - il contributo assistenziale passerà da 5.600 a 10.000 euro e sarà possibile richiedere l’integrazione rispetto agli importi ridotti percepiti negli anni passati”. “La misura - continua il dirigente sindacale - è rivolta a chi ha contratto la malattia a causa dell’esposizione a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto, come le mogli degli operai che lavavano le loro tute, o a causa di comprovata esposizione ambientale”.“Ora attendiamo l’approvazione del decreto per l’effettiva esigibilità della misura, che speriamo e chiediamo non venga modificata in un eventuale nuovo passaggio in Commissione”. “Ci auguriamo - conclude Iannilli - che questo atto sia il primo di una serie in grado di aggiornare la legislazione su amianto e malattie asbesto correlate: è necessario agire in modo incisivo, poiché da qui a dieci anni è atteso il picco di casi di mesotelioma”.