Roma, 28 luglio - “L’economia del Mezzogiorno ha una sua vitalità ed è positiva la crescita del Pil sopra la media nazionale, ma occorre considerare il quadro complessivo e i dati riguardanti i fattori sociali: permane il divario tra aree del Paese, la povertà aumenta e la popolazione invecchia ed emigra. Occorre un piano nazionale per potenziare i punti di forza e intervenire sulle debolezze del Sud”. Così, in una nota, la Cgil commenta le anticipazioni del rapporto 2016 Svimez.

Per la confederazione l’andamento positivo del Pil “è frutto del traino di alcuni settori, come agricoltura e turismo, e dell’utilizzo delle risorse pubbliche del ciclo di programmazione 2007-2013, e non di una crescita generalizzata. Cosa dimostrata dal fatto che Svimez non prevede una conferma di questo trend per il 2016”. Inoltre, ribadisce la Cgil, “persiste il forte divario tra le aree del Paese: dal 2007 il prodotto interno lordo del Mezzogiorno si è ridotto quasi del doppio rispetto a quello del centro nord, il differenziale negli investimenti si è allargato, l’occupazione al Sud è ancora più lontana dai livelli pre crisi rispetto alle altre regioni, il lavoro qualificato crolla e quello nella manifattura cala”.“Se a tutto questo sommiamo l’incremento delle famiglie in condizioni di povertà assoluta, il numero di individui a rischio povertà, le dinamiche demografiche ed i flussi migratori, sono evidenti le priorità per realizzare un allineamento utile a superare il divario: da un lato gli investimenti e dall’altro un piano nazionale di intervento sulle infrastrutture sociali”, sostiene il sindacato di corso d'Italia. Per quanto riguarda i primi, "occorre partire dall'ambito infrastrutturale e dall'incremento della spesa in conto capitale, anche dei grandi investitori nazionali”, mentre sul secondo fronte "è necessario agire su più piani, dai servizi per l'istruzione agli strumenti di contrasto alla povertà, alle politiche attive del lavoro e per l'inclusione sociale”. “La sfida per il futuro si gioca su questo duplice terreno, così come indicato dalla Cgil nella piattaforma ‘Laboratorio SUD: Idee per il Paese'”, conclude la nota.