Una delegazione di Cgil, Cisl e Uil composta da Segretari Confederali nazionali e dai Segretari Generali di Napoli e della Campania oggi ha incontrato il Ministro per il Sud – Barbara Lezzi per fare il punto sul progetto Bagnoli.Nel corso dell’incontro le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità che il progetto Bagnoli sia inserito organicamente in una visione più ampia dello sviluppo futuro di Napoli, della sua Area Metropolitana e della stessa Regione.Un progetto questo che sia capace di mettere a sistema il complesso degli interventi oggi attivabili: Bagnoli, Napoli Est, Area Flegrea, Piano Periferie, valorizzazione del centro Storico, Patto per Napoli e la Campania, Piano Portuale, ZES, sono i punti di un disegno che per essere leggibile va collegato e, ancor prima, pensato.In questo contesto le organizzazioni sindacali continuano a ritenere positiva l’intesa interistituzionale che ha approvato il Piano Bagnoli che ha posto fine ad un lungo periodo di conflitto istituzionale, conflitto che oggi non deve assolutamente riproporsi. Quell’intesa resta il quadro indifferibile cui ancorare le decisioni operative.Tutto ciò non ha impedito alle organizzazioni sindacali di coglierne alcuni limiti evidenziati, insieme a WWF e FAI, nelle osservazioni avanzate nel corso del procedimento che ha portato alla formulazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Proprio in relazione alla VAS e agli effetti che potrà produrre, le organizzazioni sindacali hanno espresso oggi alcune preoccupazioni e una richiesta di chiarezza.E’ evidente infatti che la eventuale revisione del Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana (PRARU) rischia di rallentare ancora una volta le azioni di bonifica e di sviluppo del Piano Bagnoli. Rispetto a tali preoccupazioni, il Ministro ha dichiarato che la VAS non è negativa e che quindi il PRARU ha intatta la sua validità.Le organizzazioni sindacali hanno quindi confermato la loro valutazione circa la necessità di abbandonare l’impostazione da “grande opera” attribuita da Invitalia al PRARU per recuperare una logica più idonea ad un processo per fasi di pianificazione urbana.In tal senso, Cgil Cisl Uil hanno ribadito l’urgenza di completare e rendere disponibili le analisi di rischio, in modo che – su aree disponibili e caratterizzate da livelli di inquinamento assente o minore – si possa procedere alla progettazione di interventi di messa in sicurezza e di riuso praticabili, che in tempi brevi inneschino processi virtuosi ambientali ed economico-sociali. Il Ministro ha dato in tal senso ampia disponibilità, confermando per il prossimo 4 aprile l’approvazione al CIPE delle risorse necessarie.Su tutte le attività che si dovranno avviare, le organizzazioni sindacali hanno chiesto che sia rapidamente definito un protocollo appalti, per contrastare il ricorso al lavoro non di qualità, oltre al rispetto e alla piena applicazione delle leggi in materia di lavoro e di salute e sicurezza come deterrente per la criminalità organizzata dal condizionare l’economia legale e del territorio e come incentivo ad un lavoro più sicuro. Il Ministro, ribadendo la sua volontà di agire in tal senso, si è impegnato ad attivare al più presto, congiuntamente al Ministero dell’Interno, un apposito tavolo di confronto su questi temi.Cgil Cisl Uil hanno infine chiesto di aprire un confronto costante su Bagnoli, con tutte le istituzioni interessate, anche in relazione alle strategie legate allo sviluppo della Città Metropolitana di Napoli e dell’intera regione, finalizzato a definire un vero e proprio “piano industriale” per l’attuazione delle scelte che riguardano Bagnoli, compresa la possibilità di istituire in questa area una Zona Franca Urbana (ZFU), per accompagnare l’insediamento delle imprese con una fiscalità di vantaggio. Su questo terreno, il Ministro ha dato ampia disponibilità, anche nel quadro della nuova programmazione di Fondi Europei, a considerare Bagnoli fra quei siti su cui definire una priorità di intervento, attraverso un “grande progetto”.Il Ministro si è impegnato infine a partire dalla prossima Cabina di regia ad un adeguato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.